In occasione del decennale della scomparsa, e a ottanta anni dalla nascita, l’omaggio che Milano rende al grande fumettista presenta e abbraccia gran parte della sua produzione, nell’intento di mettere in primo piano il creatore piuttosto che la sua, seppur celebre, creatura, Valentina, che debuttò nel lontano 1965 sulla celebre rivista «Linus», e che fu il personaggio al quale Crepax dovette fama internazionale.
Circa novanta le tavole esposte, organizzate in ben dieci sale tematiche, affiancate alle testimonianze della sua estrema poliedricità, che lo vide assumere di frequente il ruolo di illustratore, designer pubblicitario, scenografo teatrale. L’allestimento è completato da sagome a grandezza naturale, filmati, installazioni, realizzati ad hoc per questa importante occasione di celebrazione.
Guido Crepax rappresenta il caso di un artista che, nonostante l’afferenza a una forma d’arte spesso considerata secondaria, quando non “para-letteratura”, è riuscito a ritagliarsi uno spazio non indifferente nella storia degli artisti del nostro Paese.
I suoi personaggi, da Valentina a Bianca, da Belinda ad Anita, nonché certi suoi adattamenti, da Histoire d’O a Emmanuelle, occupano un posto di rilievo nella magnifica storia popolare italiana del Novecento.
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