Abbiamo provato l’ultimo beta event di Heart of Thorns, la prima espansione a pagamento di Guild Wars 2 in uscita il 23 ottobre per PC
Guild Wars 2 è un gioco che è andato incontro a grosse novità negli ultimi mesi. Dopo l’annuncio che il prodotto aveva superato le cinque milioni di copie vendute, ArenaNet ha deciso con una mossa a sorpresa di rendere il gioco base disponibile gratuitamente per tutti, o free to play come si dice in gergo. Parallelamente prosegue lo sviluppo di Heart of Thorns, attesa dai giocatori di vecchia data e a cui abbiamo già dedicato un’anteprima a gennaio, alla quale vi rimandiamo se volete una panoramica completa delle funzionalità che verranno introdotte con l’espansione.
Nel frattempo, a meno di tre settimane dalla release ArenaNet ha organizzato l’ultimo beta weekend per Heart of Thorns, accessibile dal 2 al 5 ottobre per chi ha guadagnato l’accesso alla closed beta o ha preordinato il gioco. In questo evento è possibile provare le nuove zone, professioni e meccaniche introdotte dall’espansione, nonché avere un assaggio della storyline e del primo raid endgame, Spirit Vale.
Il Revenant è rappresentato da Rytlock Brimstone, che copre un ruolo focale nella trama di Heart of Thorns.
The Heart of Maguuma
Andiamo con ordine: per provare la beta è necessario creare un nuovo personaggio, che verrà cancellato alla fine dell’evento insieme a tutti i suoi progressi e ricompense. Il titolo infatti è ancora passibile di modifiche, manca della dovuta ottimizzazione e gli stessi sviluppatori invitano gli utenti a lasciare un feedback di quanto giocato. Gli eventi della trama che portano a Heart of Thorns invece sono già ben noti: dopo la morte di Scarlet Briar e il risveglio dell’antico drago Mordremoth, l’alleanza dei popoli liberi di Tyria ha organizzato una spedizione nel cuore della giungla di Maguuma, dove però è stata attaccata dai servi del drago subendo enormi perdite. È quindi nostro dovere aiutare i sopravvissuti a organizzare una resistenza, mentre cerchiamo di avanzare sempre più all’interno della giungla per scoprirne i mortali segreti.
Per la creazione del PG è possibile scegliere qualunque delle nove classi. Diciamo “nove” non a caso: Heart of Thorns vede infatti l’arrivo di una nuova professione, il Revenant, un guerriero delle Nebbie che in cambio della cecità ha acquistato incredibili poteri sul campo di battaglia. Il Revenant può scegliere due tra quattro stance, modalità che gli permettono di acquisire i poteri di una leggenda del passato, quali l’assassino Shiro Tagachi, il re dei Nani Jalis Ironhammer e il centauro Ventari. A seconda di quale stance assume, cambia il ruolo del giocatore all’interno di un party: se optando per l’assassino il Revenant è un damage dealer, scegliendo il re dei Nani si trasformerà in un tank, mentre col favore del centauro si rivela un ottimo healer in grado di curare i compagni. Il Revenant si presenta insomma come una classe affidabile e versatile, oltre che particolarmente ispirata dal punto di vista artistico.
Nel caso delle altre otto classi possiamo provare le Elite spec, specializzazioni che ogni personaggio al livello 80 può ottenere a seconda della sua professione: in questo modo il guardian può trasformarsi in dragonhunter, il warrior in berserker, il mesmer in chronomancer, il negromante in reaper, l’elementalist in tempest, il thief in daredevil, l’engineer in scrapper e il ranger in druid, ognuno con armi e tratti inediti; anche il Revenant ha la sua spec sbloccabile, l’herald. Heart of Thorns cambierà insomma gli attuali equilibri di Guild Wars 2, e questo è evidente anche nel combat system, dove ArenaNet pare voler correggere il tiro rispetto al passato con l’introduzione di ruoli più definiti, in sintonia con la “trinità” DPS-tank-healer da sempre in voga nei MMORPG.
Il momento più spettacolare della beta è stato senza dubbio lo scontro con la Viverna leggendaria.
Per quanto riguarda i contenuti, in questo beta event è giocabile la prima regione della giungla di Maguuma, Verdant Brink. Si tratta di una foresta rigogliosa e lussureggiante che si sviluppa verticalmente su più livelli, raggiungibili a mano a mano che il giocatore sblocca punti nel mastery system. Quest’ultimo è un sistema di progressione che si attiva al livello 80 e consente di sbloccare nuove skill, come la possibilità di volare con l’aliante o di compiere grandi balzi saltando su dei funghi “rimbalzanti”: tutto ciò che facciamo all’interno della giungla ci conferisce esperienza che può essere spesa per imparare questi rami di abilità, e queste abilità ci permettono a loro volta di raggiungere zone prima inaccessibili. È evidente che con Heart of Thorns gli sviluppatori stanno testando nuove meccaniche platform, chiodo fisso di ArenaNet, ma stavolta il tentativo sembra ben riuscito.
Al momento, più che esplorare e farmare gli eventi attivi nella zona molto non si può fare, ma la componente narrativa promette molto bene grazie all’inserimento di filmati che mostrano i principali avvenimenti e di quest con diramazioni multiple (in cui ad esempio possiamo decidere se andare alla ricerca di una squadra perduta nella giungla o rinforzare le difese al campo base). Da notare inoltre che il ciclo giorno-notte influenza il gameplay: se con la luce del sole dobbiamo tentare di riconquistare gli avamposti nella giungla, di notte dovremo difenderci dagli assalti degli sgherri di Mordremoth.
Il primo raid
Infine, nella giornata di ieri ArenaNet ha reso disponibili per la prima volta i raid, contenuto endgame PvE per gruppi di 10 player grazie a cui si potranno ottenere le ambite armature leggendarie: abbiamo così potuto provare in esclusiva italiana Spirit Vale, raid ambientato nella giungla piuttosto lungo e impegnativo. In beta è disponibile soltanto la prima ala (cioè sezione), ma in Heart of Thorns Spirit Vale ne conterà in tutto quattro.
Per i raid ArenaNet ha disegnato un’interfaccia apposita, che compare in alto a sinistra sullo schermo, mostra le icone di tutti i giocatori presenti in squadra e può essere richiamata a piacere. È naturalmente impossibile emettere un giudizio definitivo su questo contenuto, che andrà testato approfonditamente dopo la release dell’espansione, ma la prima impressione è sicuramente positiva.
Dalla nostra closed beta questo è quanto, ma ci sono molti altri contenuti che vedranno la luce con l’uscita di Heart of Thorns: tra questi le sedi di gilda, un’inedita modalità PvP chiamata Stronghold e una nuova mappa per il WvW, le Borderlands. In generale, La software house di Bellevue sta aggiornando il suo MMORPG di punta tenendo sempre come linea guida il pensiero che “Il viaggio è l’obiettivo” ( “Journey is the goal”): il gioco deve risultare divertente e stimolante fin dall’inizio, senza tempi morti e noiose fasi di apprendimento.
L’ultimo beta event ci ha dunque lasciato con ottime sensazioni, impazienti di tuffarci in questa nuova avventura che prenderà il via il 23 ottobre. È possibile preordinare Guild Wars 2: Heart of Thorns sul sito ufficiale.