Gunslugs 2 – Una pioggia di pixel esplosivi!

Da Videogiochi @ZGiochi
di Ivan "Kira90kk" Borriello

Questi sono giorni da ricordare per gli amanti degli sparatutto bidimensionali in stile retrò, perché pochi giorni fa, il 15 gennaio è uscito su dispositivi portatili oltre che su PC, Gunslugs 2, sparatutto a scorrimento laterale che amalgama tutti i pregi dei suoi predecessori in un unico ed esaltante quadro ben incorniciato dai ragazzi di Orangepixel, che forti della loro poca fama e del passato di questo titolo, si sono riuniti e hanno prodotto un seguito degno di essere notato in mezzo all’esercito di indie usciti proprio in questi giorni sugli store digitali. Il predecessore di Gunslugs 2, ovvero Gunslugs, passò in sordina, con idee alla base che erano buone e prodotte anche degnamente, ma forse il popolo giocante voleva altro in quel momento o semplicemente non fu sponsorizzato a dovere, non possiamo saperlo, ma quelli di Orangepixel non si sono dati per vinti e ora hanno sviluppato un gioco che incrocia Metal Slug con Broforce e da questo connubio di sapori poteva uscire solo un gran bel gioco, degno di essere scaricato. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio.

I PIXEL VI PORTERANNO LA GUERRA IN CASA

Se dovessimo descrivere il genere di appartenenza di Gunslugs 2 diremmo:  run ‘n gun. Sì perché qui non si parla di un normale sparatutto a scorrimento, qui si parla di una corsa contro la morte. Una gara fulminea dove noi saremo l’ambito trofeo dei nostri nemici, che non esiteranno un solo istante a farci saltare in aria la testa per inondare lo schermo di una santa pioggia cremisi. Terminata una sola run a Gunslugs 2 vi troverete con i nervi a fior di pelle, pronti a scattare ad ogni impulso, vi lascerà storditi ma divertiti, con la sola voglia di giocare nuovamente quella dannatissima partita che non siete riusciti a completare, perché dopo aver schivato missili, proiettili e laser ed essere rimasti a secco contro un esercito di nemici, siete in qualche modo riusciti a sopravvivere, ma proprio lì quando il boss di fine mappa sta per esalare il suo ultimo respiro, un proiettile vagante che magari arriva dalle vostre spalle, vi colpisce facendovi morire poco prima del vostro successo. In quel momento può solo che partire il rage quit, seguito da esclamazioni blasfeme, una frustrazione paragonabile solo a una lunga partita a Dark Soul, fatta senza morire, che termina inesorabile con la vostra caduta da una rupe proprio davanti ad un fuoco da campo ancora da accendere. Questo preambolo ci sembra più che necessario per farvi capire in cosa state andando a cacciarvi. Tra il divertimento, le risate e le morti random, siamo comunque rimasti più che esaltati dall’esperienza, che si è dimostrata essere degna di nota, appunto per questo vi abbiamo descritto la nostra normale frustrazione durante una a caso delle run dedicate al gioco in questione. Ma torniamo a parlare di Gunslugs 2.

A gioco avviato possiamo notare come gli sviluppatori si siano concentrati davvero tanto sul comparto audio e video, donando al prodotto finale uno stile raro e da sempre apprezzato dai più. Con una predominanza di colori ben distinti e con una scelta stilistica piuttosto retrò ma comunque ben definita nell’insieme, che non stanca e non lascia nulla all’immaginazione, il giocatore si troverà di fronte uno scenario bellico predominato da quadratini minuscoli ma che non daranno l’impressione di essere stati messi lì senza un ordine preciso. Di fatto solo alcuni elementi dello scenario saranno prepotentemente scalettati, mentre altri, volutamente più lavorati nel dettaglio, avranno come scopo l’immersione del personaggio in un mondo che non dovrà lasciare spazio ad interpretazioni. Considerato infatti che ogni pertugio di ogni singola macchina da guerra, o buco nel terreno avrà come unico scopo l’esplosione di proiettili mortali, sparati con una velocità variabile ma sempre troppo spedita, che terrà il giocatore incollato allo schermo con gli occhi sbarrati per non perdersi nemmeno un istante di gioco e non dover così veder morire in modi improponibili il proprio alter-ego, per questo, come detto poco fa, lo scenario generale avrà degli elementi ben definiti e lavorati. Il comparto audio non viene meno ai suoi compiti, donando atmosfera ad ogni livello e ad ogni momento della campagna principale, alternando sapientemente musiche ed effetti sonori ritmati nel modo giusto che spesso ci daranno il tempo nei movimenti via via sempre più fluidi. In questo senso abbiamo provato solo il prodotto su PC e non sui dispositivi portatili quindi non siamo a conoscenza delle difficoltà che il gameplay porta con sé, almeno su questi ultimi. Su computer, il gioco si comporta bene, con una fluidità notevole ed essenziale, considerata l’alta velocità dei png e dei proiettili. Nessun bug di sorta, e nessun problema tecnico in generale.

Il gameplay di Gunslugs 2 ha fortissimi richiami a Broforce e Metal Slug. Non sarebbe necessario ribadirlo, del resto proprio nel video di presentazione del gioco gli elementi che accomunano questi prodotti sono più che evidenti, partendo dalle meccaniche base per finire allo stile grafico. Ciò nonostante ci sentiamo in dovere di sottolineare questo aspetto, considerato che Gunslugs 2 prende con forza i pregi dei giochi citati e li riporta con maestria nel mondo altamente distruttivo che i ragazzi di OrangePixel hanno ideato per noi. La scelta dei pg non sarà essenziale ai fini di una qualche strategia, ma saper usare ogni personaggio vi tornerà molto utile, anche solo per poter interpretare ogni singolo soldato dotato di abilità speciali che non vogliamo anticiparvi per non privarvi della sorpresa. Ad inizio livello avremo la possibilità di scegliere un alter-ego, gli stessi saranno sbloccati alla fine di ogni mappa. Quest’ultime invece saranno estremamente varie e riempite di gustosissime chicche, viste soprattutto in quel di Broforce, che aiuteranno i soldati più esperti a superare quasi indenni tutti gli scenari di battaglia. Oltre al senso di precarietà donato dall’alta velocità di movimento del pg principale e dei nemici, gli sviluppatori hanno deciso di limitare l’uso dei proiettili, estendendo questa peculiarità anche alle armi base che dovranno essere ricaricate e rifornite con costanza, come per quelle secondarie ovviamente. I nemici saranno vari e mai banali e potranno lasciarci armi dopo la loro dipartita. Mentre a termine di ogni livello sarà possibile spendere le monete recuperate per comperare armature da donare ai propri soldati. Fidatevi ne avrete bisogno, considerato che la vostra vita scenderà ad una velocità costante. La barra della vita, situata in alto nello schermo, sarà il vostro incubo continuo, infatti passerete la maggior parte del tempo tenendola sott’occhio per evitare di rimanere a secco e quindi morire nel momento meno opportuno. Come per i proiettili recuperabili durante lo scorrazzare dei livelli, anche quest’ultima sarà ripristinata ogni volta che verrà trovato un kit medico o un personaggio alleato nascosto nella mappa, esso porterà le nostre statistiche, come armi recuperate, munizioni, vita e armatura, al livello base e ci consentirà di “resettare” il nostro stile di gioco, magari da frenetico e privo di un minimo di strategia, a ponderato e più tranquillo. Alla modalità storia va aggiunta anche la possibilità di giocare le battaglie arcade: questa modalità sarà accessibile solo al completamento del gioco, e sarà una sorta di sfida all’ultimo sangue dove verranno conteggiati i nostri record e punteggi. Il tutto arricchito dalla paura della nostra unica morte, infatti questa particolare modalità terminerà per riavviarsi alla nostra prima sconfitta, costringendo il giocatore a dover ripartire da zero ad ogni sua morte.