Gurdjieff sul #giornalismo

Creato il 24 ottobre 2011 da Adrianakoala @adrianakoala
Le esigenze della civiltà contemporanea hanno generato un'altra forma molto specifica di letteratura che viene chiamata giornalismo.
Non posso passare sotto silenzio questa nuova forma letteraria, perché, a parte il fatto che non porta assolutamente nulla di buono per lo sviluppo dell'intelligenza, essa è diventata, a mio avviso, il male de nostri tempi, nel senso che esercita un'influenza funesta sui rapporti umani.
Questo genere di letteratura si è molto diffuso i questi ultimi tempi perché - ne sono fermamente convinto - esso corrisponde meglio di ogni altro alle debolezze e alle esigenze determinate negli uomini dalla loro crescente mancanza di volontà. Finisce così per atrofizzare la loro ultima possibilità di acquisire i dati che permettevano loro, finora, di prendere più o meno coscienza della loro reale individualità - unico mezzo per raggiungere il ricordo di sé, fattore assolutamente indispensabile per il processo di perfezionamento di sé.
Inoltre, questa letteratura quotidiana, priva di princìpi, isola completamente il pensiero degli uomini dalla loro individualità, di modo che la coscienza reale, che di tanto in tanto ancora appariva in loro adesso ha cessato di partecipare al loro pensiero. E sono ormai privati dei dati che fino a quel momento avevano assicurato loro un'esistenza più o meno sopportabile, non fosse che nel campo dei rapporti personali.
Per sfortuna di noi tutti questo genere di letteratura, che invade ogni anno di più la vita quotidiana degli uomini, fa subire alla loro intelligenza, già molto indebolita, un indebolimento ancora peggiore consegnandola inerme a ogni genere di inganni e di errori; essa li mette fuori strada a ogni passo, li distoglie da qualsiasi modo di pensare più o meno fondato e invece di un giudizio sano, stimola e fissa in loro alcune tendenze indegne quali: incredulità, ribellione paura, falso pudore, dissimulazione, orgoglio, e così via.
Da "Incontri con uomini straordinari" di Georges Gurdjieff
Sto leggendo con grande interesse questo libro del mistico armeno Gurdjieff, figura estremamente affascinante di cui mi sono appassionata da qualche mese. Alcune pagine sono dedicate a riflessioni sul giornalismo; di certo a tratti urtanti (com'è nello stile dell'autore, un provocatore molto sottile) per chi ha scelto, come me, questa professione, ma che secondo me soprattutto noi giornalisti dovremmo leggere molto attentamente. Sono ancora molto attuali.
Il seguito lo trovate qui: Riflessioni.it - Riflessioni sui giornalisti

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