Fervono i preparativi per il suo primo birthday party ma soprattutto esplodono i ricordi di questi felicissimi 12 mesi.
La gioia dei ricordi resta sospesa
solo dinanzi ad una consapevolezza: quando compirà un anno, non avrò più diritto ai riposi giornalieri comunemente conosciuti come “permessi per l’allattamento”.
La settimana prossima, dunque, tornerò al lavoro a tempo pieno. Qualcuno potrà obiettare che in fondo sono solo due ore in più di lavoro al giorno.Di solito per le mamme è più traumatica la conclusione del periodo di congedo di maternità che obbliga a tornare al lavoro dopo mesi trascorsi a casa in totale dedizione del neonato. Per me, è diverso. Sono tornata volentieri al lavoro dopo quasi sei mesi a casa. Lavoravo fino al primo pomeriggio e tornavo presto, così presto da poter dedicare al piccolo un tempo esclusivo prima che la primogenita ritornasse a casa dall'asilo, così presto da potermi dedicare alla preparazione della merenda oltre che al suo consumo (e quanto mi piace preparare la merenda con fantasia).
Usufruendo dei riposi giornalieri, di fatto ho provato il part-time che mi ha consentito di conciliare il bisogno di autoaffermazione lavorativa e le necessità di mamma. Quante poppate, quante coccole, quanti giochi, quante merende con i miei bimbi in quelle due ore in più che la legge mi ha concesso.Sia benedetto chi ha proposto ed approvato questa legge che offre ai genitori una risorsa fondamentale per accudire i figli: il tempo.Come sarà la mia vita dalla settimana prossima?Sono combattuta fra una sensazione di tagliente malinconia ed una di eccitazione. E’ un cambiamento e per carattere i cambiamenti mi stimolano molto. E’ un’altra sfida. Non so ancora come farò, sto studiando soluzioni, ma le proverò tutte per organizzarmi in modo da non perdere i nostri pomeriggi “coccolosi”.
Detto questo, mi piace concludere il post con un’annotazione pratica.Per le madri lavoratrici dipendenti che non sanno ancora come funzionano i “riposi giornalieri”, riporto uno schema della norma (art. 39 del decreto legislativo 151/2001):
Periodo in cui si può usufruire dei riposi: durante il primo anno di vita del bambino
In cosa consistono: due periodi di riposo, della durata di un'ora ciascuno, anche cumulabili durante la giornata. (* vedi nota sotto)
Il riposo è uno solo quando l'orario giornaliero di lavoro è inferiore a sei oreDove si può usufruire dei riposi: è consentito usufruirne sul luogo di lavoro e fuori
Eccezione: i periodi di riposo sono di mezz'ora ciascuno quando la lavoratrice fruisca dell'asilo nido o di altra struttura idonea istituiti dal datore di lavoro nell'unità produttiva o nelle immediate vicinanze di essa (** vedi nota sotto)
Può il datore di lavoro impedire alla mamma lavoratrice di usufruire dei riposi? Assolutamente no!
NDR * io, per es. ne ho usufruito a fine giornata di lavoro, cumulativamente;** per ora, asili nido presso i luoghi di lavoro li ho visti solo nelle puntate di Grey’s Anatomy ;-) e voi?Se avete voglia o necessità di consultare il Testo Unico delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, vi riporto qui il link del testo aggiornato in vigore: D. lgs 151/2001
E voi come avete vissuto il ritorno al lavoro dopo il congedo e allo scadere dei riposi?
Ketty