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Habemus Baby-Sitter (Caro Donatore, allora io ti scrivo per davvero eh)

Da Sfollicolatamente

Habemus Baby-Sitter (Caro Dnatore, allora io ti scrivo per davvero eh)
Ok, allora ho capito che piu' o meno all'unanimita' mi state dicendo di non mandare la foto al Donatore, e mi sa che avete anche ragione, quindi seguiro' il vostro consiglio!
Per il resto, io in realta' non avevo neanche considerato la possibilita' di NON mandare almeno due righe per ringraziare - per me il dubbio era sul cosa, non sul se, quindi grazie anche a chi mi ha fatto riflettere se farla davvero questa cosa o meno.
Alla fine ho deciso di si. Piu' che altro lo faccio per me stessa, perche' per me e' importante e mi aiutera' a trovare un senso di chiusura...
Per il Donatore, chi lo sa, magari non significa niente.
Che poi il messaggio in quella busta con il logo della clinica chissa' come gli arrivera'.
Magari si perdera' tra i volantini pubblicitari infilati nella feritoia della porta del suo appartamento downtown, magari una topaia tra un fish & chips e una lavasecco a gettoni?
Oppure dalla feritoia nella porta cadra' sulla moquette fresca di battiscopa di sua villetta a schiera, per poi essere raccolta dalla manina cicciottella di una colf filippina, che la posera' sulla mensola del caminetto stile vittoriano, e poi il gatto ci passera' sopra e la fara' cadere nel camino e poi una sera d'inverno il donatore accendera' il camino e la lettera finira' in fiamme.
Oppure scivolera' fuori da una 24 ore nera,  insieme alle bollette non pagate e alle ingiunzioni giudiziarie... con ancora il sigillo di Her Majesty mentre il donatore se la svigna sgusciando fuori dalla sua sash window e per il back yard verso una nuova avventura alla Bonnie & Clyde?
Oppure la lettera con il logo arrivera' in un cottage ventoso in un paesino di campagna, portata da un postino in bicicletta, e il cane del donatore saltera' sulla bici del postino facendo cadere la borsa con la posta del giorno, e prima che il postino riesca a recuperarne il contenuto la lettera sara' gia' bell'e volata via, via fino alla rcinzione di ferro la in fondo al prato, dove una pecora se la mangera' e chiss'e' visto s'e' visto.
Oppure facciamo che chissene, e alla fine questa lettera finira' dove finira', ed io smettero' finalmente di pensarci.
Anche perche' ci sono cose piu' esaltanti ed edificanti a cui pensare.
Come per esempio il modo in cui occupero' le prossime due ore.
Ah, non cambiando pannolini?
Ah, non deambulando in stato catatonico per le vie della citta' sperando che Picca si adormenti nel passeggino?
Ah non facendola basculare a ritmo di Pollon Combina Guai sul mio polso ormai spappolato per placare l'ennesima crisi da dentino?
Gno!
Niente di tutto questo.
Perche' nelle prossime due ore io...sono una donna libera!
Perche' nelle prossime due ore io...c'ho la baby sitter!
Yooohooooooooooooooo
Ebbene si, ore di lezione di inglese e di tedesco mi hanno guadagnato una spendida dolcissima e responsabilissima baby sitter - Grazie Banca del Tempo!! E grazie universita' inutile che mi hai insegnato a dire Ich spreche Deutsch, e anche Ich gratuliere zum Geburstag (e poi che altro...basta, mi pare)
Ich gratuliere zum Baby Sitter.
Oh yeah.
Che poi io di questa signora Mary Poppins mi fido ciecamente, perche' la conosco da ...uhmm... fammi contare da quanto tempo conosco la mamma della mia compagna delle superiori? 20 anni. si, 20 anni secchi. oh.my.god
Altro che Laura dei miei stivali. Ve la ricordate, quella Laura dalla vocina dolce e promettente che contattai qualche tempo fa per una prova?
Ecco, Laura non c'e'. Nel senso che non ci sta proprio con la testa.
Laura si presenta al colloquio (vabbe' colloquio, io sono una informale, ed ero abbastanza disperata durante il trasloco, quindi piu' che altro e' stato tutto un aprirle la porta saltellando e battendo le manine come una fan di Gigi D'Alessio mentre squittivo 'Mettiti comoda-Vuoi un caffe-Ti prego prendimi la creatura che devo fare la pipi''), ecco, Laura si presenta al colloquio vestita come Sherazade.
Tutta un velo ondeggiande e sberluccicoso.
Bella eh. Ma quando ti si impiglia il velo del vestito nel box della creatura, cioe' tempo 2 secondi da che sei entrata in casa, non smadonnare che ti si smaglia, piuttosto rassicurami che la prossima volta vieni in maglietta e pantaloni.
E vabbe, soprassediamo.
Le chiedo di aiutarmi a dar da mangiare a Picca. Le porgo un'albicocca e le dico che siccome fa caldo, Picca mangia volentiri solo la frutta. Lei mi dice che le albicocche e' meglio di no, perche' fanno venire le allergie. Laura, darling, tu mi stai simpatica e hai una bella vicina dolce e io sono disperata, ma tu devi capire una cosa. Tu devi capire che Picca ha scelto l'autosvezzamento manifestando un chiaro e perentorio rifiuto delle sbobbe di mamma sua. Tu devi apire che Picca mangia polenta taragna e infradito a colazione.
Non mi venire a dire che l'albicocca fa male, darling.
E vabbe, soprassiediamo.
Le mostro un cambio pannolino. Picca essendo picconatrice alpinista, sgattaiola e si arrampica ovunque, per cui le spiego che ormai ho imparato a cambiarle il pannolino da dietro, oppure con lei che sta in piedi sulle mie gambe.
Laura no, dice che non puo' farlo perche' non la vuole viziare e se e' viziata poi le educatrici non me la prendono al nido.
Cioe', tu mi stai dicendo che siccome mia figlia e' viva e si muove, non me la prendono al nido?
No, Laura, darling, non ci siamo proprio.
Io passo alla Banca del Tempo.
E ora mi faccio un bel bagno caldo, e magari anche le sopracciglia.
E magari da oggi torno a sentirmi un essere umano.
Da oggi c'e' Mary Poppins!!!


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