Bando alle ciance...ciancio alle bande: Habemus un grande film. Forse, per me, il migliore tra gli ultimi tre di Nanni Moretti. Bello e doloroso "La stanza del figlio", interessante "Il caimano". Ma qui c'è qualcosa in più. Si ritrova il Moretti ironico, dissacrante che "fa ridere". E quello poetico, delicato, "indagatore" dell'animo umano. Protagonista del film un Michel Piccoli sublime (ma sono tutti bravissimi). Neo eletto papa, sentirà tutto il peso di una responsabilità enorme, difficile da gestire e digerire. Moretti usa un personaggio emblematico, il pontefice appunto, per riflettere sulle debolezze umane, su quelle fragilità emotive e caratteriali che sono ostacoli e ricchezza insieme di ogni essere umano. Il regista racconta la storia di un Papa, ma racconta la storia di ognuno. Il film è l'elegante e delicata descrizione di quel sentimento di smarrimento che avvolge chiunque chiamato ad un impegno particolare, quando bisogna dimostrare quello che si è o....che non si è. Fuggire l'impegno (che qui arriva da "altissimi" vertici) è segno di debolezza o di forza? Moretti suggerisce delle risposte, ma non sono categoriche. Lo spettatore esce dal cinema continuando a farsi domande e provando a riflettere su un tema dai contorni non definibili. La resa filmica è, inoltre, impeccabile, come anche la scrittura del film stesso.C'è una velata critica anche sul "sistema Vaticano", ma non posso approfondirla qui senza svelare il finale. Tuttavia sembrano inopportune le dichiarazioni di "boicottaggio" di un film che è molto rispettoso dell'autorità ecclesiastica e discreto. Moretti ha voluto cogliere il lato più umano delle gerarchie cattoliche e lo fa con ironia e leggerezza. Alcune scene si candidano a diventare nuovi tormentoni (ricordate: "dici una cosa di sinistra!" e "giro, vedo gente, faccio cose"?!).
Bando alle ciance...ciancio alle bande: Habemus un grande film. Forse, per me, il migliore tra gli ultimi tre di Nanni Moretti. Bello e doloroso "La stanza del figlio", interessante "Il caimano". Ma qui c'è qualcosa in più. Si ritrova il Moretti ironico, dissacrante che "fa ridere". E quello poetico, delicato, "indagatore" dell'animo umano. Protagonista del film un Michel Piccoli sublime (ma sono tutti bravissimi). Neo eletto papa, sentirà tutto il peso di una responsabilità enorme, difficile da gestire e digerire. Moretti usa un personaggio emblematico, il pontefice appunto, per riflettere sulle debolezze umane, su quelle fragilità emotive e caratteriali che sono ostacoli e ricchezza insieme di ogni essere umano. Il regista racconta la storia di un Papa, ma racconta la storia di ognuno. Il film è l'elegante e delicata descrizione di quel sentimento di smarrimento che avvolge chiunque chiamato ad un impegno particolare, quando bisogna dimostrare quello che si è o....che non si è. Fuggire l'impegno (che qui arriva da "altissimi" vertici) è segno di debolezza o di forza? Moretti suggerisce delle risposte, ma non sono categoriche. Lo spettatore esce dal cinema continuando a farsi domande e provando a riflettere su un tema dai contorni non definibili. La resa filmica è, inoltre, impeccabile, come anche la scrittura del film stesso.C'è una velata critica anche sul "sistema Vaticano", ma non posso approfondirla qui senza svelare il finale. Tuttavia sembrano inopportune le dichiarazioni di "boicottaggio" di un film che è molto rispettoso dell'autorità ecclesiastica e discreto. Moretti ha voluto cogliere il lato più umano delle gerarchie cattoliche e lo fa con ironia e leggerezza. Alcune scene si candidano a diventare nuovi tormentoni (ricordate: "dici una cosa di sinistra!" e "giro, vedo gente, faccio cose"?!).
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“Non c’è niente che fa male così” di Amabile Giusti
Dalla quarta di copertina della prima edizione cartacea a cura di “La tartaruga”: Caterina ha sei anni quando una tragedia sconvolge la sua vita, spazzando via... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Vivianap
CULTURA, LIBRI, RACCONTI, TALENTI -
Piero alla fine del cielo.
E poi ci sono quelli come Piero, quelli che sognano ancora. Quelli che vivono fra cielo e mare, cercando di capire se tutto quello spazio possa avere una fine.... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Pinocchio Non C'è Più
CULTURA, LIBRI -
Lo Chef consiglia: “Take Shelter” (2011)
Gli chef sono sempre alla caccia di nuovi sapori, nuove specialità, nuovi ingredienti. Per questa nostra nuova rubrica abbiamo deciso di virare su un film che d... Leggere il seguito
Il 28 giugno 2015 da Cinetvrecensioni
CINEMA, CULTURA, SERIE TV -
“La Malacarne”, disco d’esordio del cantautore Alfonso Moscato: 10 storie di...
“A mani nude ti gonfierò di botte, fino a farti credere che la tortura è un trattamento ai fanghi di un hotel ed il tuo respiro è un miracolo. Leggere il seguito
Il 28 giugno 2015 da Alessiamocci
CULTURA -
Nastri d’Argento 2015: tre per tre
Responso certo particolare, oltre che inatteso, quello risultante dalla premiazione della 69ma edizione dei Nastri d’Argento, in base al voto espresso dai... Leggere il seguito
Il 27 giugno 2015 da Af68
CINEMA, CULTURA -
Cinema all’Aperto – Omaggio a Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant
Cinema all’aperto, rassegna organizzata dall’Accademia di Francia a Roma, dedica la sua nona edizione a Vittorio Gassman e a Jean-Louis Trintignant, due... Leggere il seguito
Il 26 giugno 2015 da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA