Ho trovato sulla Gazzetta di Reggio un articolo interessante in cui si intervista Margherita Hack, la nota strofisica italiana di cui sì è parlato recentemente per lo più per il fatto che, pur di centrosinistra, si dice favorevole al nucleare “perché ce n’è bisogno”. Lo trovo un punto di vista di una semplicità e di una serietà encomiabile. Magari ragionassero così anche gli scettici e i moderatamente contrari.. La Hack prosegue dicendo che sarebbe auspicabile poter ricorrere prima e soprattutto alle rinnovabili, alle fonti pulite. Ma queste sono incapaci al momento di sostenere i consumi, non sono sufficientemente evolute ed efficienti. Mi permetto di correggere la gentile signora su un punto, sono certo che non me ne vorrà: anche il nucleare è energia pulita. Le centrali al massimo emettono vapore acqueo.. ma naturalmente bisogna considerare anche le scorie. La Hack ne parla, dicendo che il problema va superato, come ha fatto la Francia. Dice anche che il nostro nobel per la fisica, Rubbia, si sta già ingegnando (e non è solo in questo sforzo, per fortuna) per trovare una soluzione. La si troverà: serve impegno e ingegno. Quindi possiamo farcela. Anche perché, conclude la Hack, al momento importiamo energia di provenienza nucleare da Svizzera, Germania e Francia; oltre a petrolio, carbone e gas da altri paesi. E sarebbe ora di diventare autonomi, visto che se ne presenta l’occasione. No? Di rinnovabili ne abbiamo. Ma vanno sviluppate: al momento non ce la fanno da sole. È qui la bontà del ragionamento di questa grande donna di scienza: magari potessimo farne a meno.. non possiamo, ci serve. Quindi diciamo sì. Giù il cappello.