Una piccola parte di questo bottino è già stato diffuso e a quanto sembra si tratta di documentazione sparsa, probabilmente non di grande importanza dal punto di vista di possibili rivelazioni, ma non privo di qualche inquietante e significativo segnale. Uno tra questi documenti apparentemente innocui è un’ informativa al capo della polizia sul tentativo di violazione del sistema informatico del Tribunale di Genova, avvenuto nel gennaio del 2008.
Dopo aver descritto l’insicurezza dei 130 computer del palazzo di giustizia genovese e l’ avvio delle prime indagini il documento termina con una frase in grassetto: “Appare opportuno sottolineare che i server contenenti i dati relativi all’indagine sui fatti del G8 non sono stati danneggiati.”
Forse non si eccede in malignità immaginando il sospiro di sollievo dopo questa frase che in realtà sembra essere il fulcro di tutto il documento e che rimanda a tutti gli interrogativi rimasti senza risposta su quei giorni drammatici. Un altro peso di cattiva coscienza che si accumula sulla bilancia, dove menzogne e silenzi pesano come piombo. E a volte come un sospiro.