Hafez e i Ladri di Vita

Da Larivistaculturale @MePignatelli

Dal “Diwan” di Hafez, poeta persiano vissuto a Shiraz nel ’300, una poesia sui valori principali della vita.

Questo “Ghazal” è un’ode che vede un posto sicuro (la casa), il vino dolce (nettare divino) e l’amicizia del cuore (fiducia in una persona vicina e cara), come unici antidoti all’ipocrisia, alla menzogna e al raggiro di coloro che danno a vedere un certo volto, celandone un’altro.

Perché sono le uniche cose, dice il poeta, che ci daranno rifugio dagli affari del mondo, vani, e dai ladri di vita, coloro che sprecano e spendono il nostro tempo.

“Secure place and sweet wine and tender friend
If only we could keep these three until the end.

The world and its affairs are all nothing, for naught.
A thousand times I have inquired of this trend.

Alas that until now I was so unaware
That alchemy of life is to befriend a friend.

Find a refuge and make the best of times
From the thieves of life, that our time waste and spend”.

Le labbra dell’amicizia vera non potranno rinnegare mai, anche se gli occhi dell’altro non vedono.

“Repenting from the lips of the friend and the smiling cup
Is but a fantasy, a notion reason can’t defend.

Though I cannot ever touch your beautiful hair
On this vivid hope I can gladly depend”.

La fossetta del mento non sarà capace di vedere trascesi il milione di pensieri profondi.

“The sweet dimple that adorns your chin, in depth,
A million deep thoughts can’t possibly transcend”.

E allora il poeta avverte, nei versetti conclusivi:

La vita fa beffe, fa diventare rosso rubino le lacrime, rosse come le labbra che rimangono chiuse,

e domanda fino a quali profondità ci si abbassa per sentire lo scherno?

“If my tears turn ruby color, say naught
For the seal of your lips, with ruby blend.

Mockingly said, Hafiz, to your every whim I tend
To what depths of mockery must I stoop and descend?”

Poeta complesso, mistico, letto dai Sufi, Hafez e le sue poesie sono lette tantissimo nella Persia contemporanea, da coloro che cercano un’indizio su un amore, un lavoro o un semplice conforto in una situazione difficile.

I giovani credono nel potere divinatorio delle sue poesie.

E sperano, nell’aprire a caso il suo libro, di trovare il balsamo che il cuore e l’anima a volte cercano.

Melissa Pignatelli

Prova il potere divinatorio dei “Fāl” di Hāfez

La fonte del Ghazal nel testo è questa (testo persiano a fronte).

In fotografia, il soffitto a mosaico della tomba di Hafez a Shiraz, Iran. 

Scopri: Scarica il testo nella traslitterazione latina dal persiano, urdu e inglese (Scribd.).


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :