Nel mese di maggio di quest’anno, forse anche un po’ prima, ho partecipato ad un concorso poetico molto originale su Facebook in cui bisognava scrivere un haiku. Non vi nego la mia ignoranza in materia, e ho dovuto subito correre a documentarmi.
Sono contenta di averlo fatto, perché, inaspettatamente, mi si è aperto un mondo! Mi sono avvicinata ad un tipo di poesia che fino ad ora avevo sempre ignorato, semplice, lapidaria, senza troppe pretese, se mi consentite. Però musicale, armoniosa e soprattutto breve, come piace a me che aborro le lungaggini. Ed ora sono qui a consigliare a tutti questa lettura.
Una lettura facile, veloce, poco impegnativa, magari da svolgere quando si ha poco tempo da dedicare ai libri, ma si desidera ugualmente cimentarsi in qualcosa che dia delle emozioni piacevoli.
Come dice il titolo, “Haiku per tutto l’anno”, è una raccolta di 365 poesie brevi in stile giapponese, tante quanti sono i giorni dell’anno. I componimenti sono divisi mese per mese, corredati da 12 foto a colori e 8 illustrazioni in bianco e nero. I mesi sono a loro volta suddivisi per argomenti, ai quali è possibile ispirarsi per le proprie riflessioni e meditazioni quotidiane.
Solitamente io non sarei proprio quel che si dice un tipo “zen”, ma devo confessare che questo genere di poetica rilassa, serve come “calmante” dallo stress quotidiano che la vita purtroppo ci offre.
Se anche voi non siete proprio ferrati in materia, come lo ero io, sappiate che l’haiku è una poesia in stile giapponese, caratterizzata da 17 sillabe, divise su tre versi soltanto, rispettivamente di 5-7-5 sillabe, senza alcun titolo. L’intento è quello di
Occorre liberarsi dalle parole inutili. È un’ispirazione immediata che giunge dall’anima, senza filtri: una forma poetica che rispecchia l’essenzialità.
“Tenero bacio
Che aleggi sospeso
A fior di labbra”
È l’haiku col quale ha inizio il libro, col mese di Gennaio, giorno 1, il cui argomento è “Amore e Morte”. Questo è un esempio del componimento poetico in stile nipponico, nel quale chiunque potrebbe cimentarsi. Poiché sillabare le parole è antica reminiscenza delle scuole elementari, su Internet esistono dei comodissimi programmi gratuiti che aiutano a contare le sillabe.
Potrei citarvi anche il mio di haiku, quello col quale non ho vinto.
“Anima persa
Dietro ai fuochi fatui
Di mera pazzia”
E mentre sorge in me la certezza che non sarò mai poetessa di haiku, posso dirvi che i componimenti nel libro si propongono di immortalare una visione, uno stato d’animo, sensazioni che si manifestano in momenti di meditazione e solitudine.
Alice Ki (pseudonimo) è una giornalista e ricercatrice olistica che si dedica da oltre un trentennio allo studio, alla pratica e promozione di filosofie e discipline orientali.
Ha pubblicato vari articoli e libri sull’argomento, fra i quali “Tantra”, “Yoga”, “Prama” e “Energia che cura”, editi da Giunti Demetra. Ama descriversi come un “collegamento” fra quanto di meglio esiste nella cultura e nella filosofia asiatica e tutto ciò che di valido e naturale viene espresso dalla cultura occidentale. La sua “missione” è quella di far conoscere e apprezzare le qualità migliori di entrambe le culture. E questo libro ne è sicuramente un esempio ben riuscito.
Written by Cristina Biolcati