Calhanoglu, 21enne turco in forza alle Aspirine, si è ufficialmente “iscritto” alla lista dei maestri delle punizioni. Una dote innata, questa, di cui solo pochi possono vantarsi.
Quasi ogni squadra può contare su un formidabile cecchino sui calci da fermo. La Roma ha Miralem Pjanić, la Juventus aveva Pirlo e Tévez e ora ha Dybala, il Barcellona ha Messi e Suárez, il Chelsea si affida a Hazard e, ultimamente, anche a Willian. Il Bayer Leverkusen, dal canto suo, ha Hakan Calhanoglu, il suo n°10, un maestro nei rigori e, soprattutto, nelle punizioni.
Da Recoba e Juninho a Pjanić e Calhanoglu
Gli specialisti sui calci di punizioni ci sono da sempre. Basta pensare a Maradona, Roberto Carlos, Mihajlović, Recoba, Juninho, Beckham, Ronaldinho e Del Piero. E l’elenco è ancora molto lungo. Tuttavia, tenendo in considerazione solo gli ultimi anni calcistici, i riflettori si spostano su “eroi” moderni fra cui Pirlo, Pjanić e, appunto, Calhanoglu. Dopo una lunga esperienza italiana, il primo è andato a insegnare l’arte delle punizioni agli americani ma un suo ritorno in Italia non è escluso. Il secondo, inizialmente compagno di squadra di Juninho, ha avuto la fortuna di studiarlo da vicino per poi trasferirsi nella capitale e incantare tutti coi suoi traccianti meravigliosi dalla distanza, sui quali anche i migliori portieri come Buffon non possono fare altro che inchinarsi. Inoltre, da quest’anno, il gioiello di Garcia ha ereditato lo scettro di “maestro delle punizioni” che, fino a un anno fa in Italia, contendeva a Il Professore. Il terzo, il turco Calhanoglu, sta venendo alla ribalta specialmente a partire da questa stagione con risultati incredibili. Ma andiamo a scoprire qualcosa in più in merito.
Caratteristiche tecniche
Calhanoglu è un trequartista adattabile ai ruoli di seconda punta e ala sinistra. Possiede un destro potente e al tempo stesso chirurgico, che non lascia scampo ai portieri avversari nei calci da fermo, siano essi rigori o punizioni. Alla classe e al grande tiro dalla distanza, abbina dinamismo, una buona visione di gioco e un ottimo dribbling. Date queste caratteristiche, che fanno di lui quasi un giocatore completo, può fungere anche da regista avanzato.
Un talento precoce
Nato a Mannheim, città nel sud-est della Germania, Calhanoglu cresce nelle giovanili del Waldhof Mannheim e del Karlsruhe, dove ruota fra prima e seconda squadra. Esordisce in 2.Bundesliga, la Serie B tedesca, nel 2011 e, in seguito, viene notato e acquistato dall’Amburgo, che lo lascia crescere un altro anno nelle fila dei biancoblu. La stagione successiva contribuisce in maniera molto decisiva alla vittoria della 3. Liga, la terza divisione, con 17 goal in 36 presenze.
Calhanoglu, quindi, si trasferisce definitivamente all’Amburgo, col quale fa l’esordio in Bundesliga nell’agosto 2013, nella partita pareggiata 3 a 3 contro lo Schalke 04. Il primo goal arriva a braccetto con la sua prima doppietta, firmata contro l’Eintracht Francoforte. Nel febbraio 2014 si mette in mostra con uno spettacolare gol da 40 metri nella sfida vinta per 3-0 dall’Amburgo contro il Borussia Dortmund in casa. Grandi meriti spettano al nazionale turco, poche le colpe dell’estremo difensore Weidenfeller, beffato dall’effetto sorprendente dato al pallone.
Calhanoglu chiuderà la stagione giocando 32 partite su 34, andando in rete per 11 volte, contribuendo quindi alla salvezza dell’Amburgo.
A fine stagione, nel 2014, Hakan prosegue l’escalation trasferendosi al Bayer Leverkusen per 14.5 milioni di euro. Una cifra considerevole che mostra quanto il club renano abbia fiducia nelle sue capacità, balistiche e non. E infatti, nella prima stagione con le Aspirine, colleziona in tutto 47 presenze, fra Bundes, qualificazioni alla CL, Champions e Coppa DFB, 13 gol e 11 assist. In estate, è al centro di rumors di calciomercato ma probabilmente non arriva nessuna vera offerta al club della Renania, quindi il 21enne resta in Germania e aiuta la sua squadra a passare il preliminare di Champions League, ridimensionando la squadra di Pioli con un secco 3-0. Suo, tra l’altro, il gol che apre le marcature. Questo inizio di stagione è marcato, come l’anno precedente, da un certo equilibrio tra assist e realizzazioni: infatti, tenendo conto ancora una volta di tutte le competizioni in cui può prendere parte, al momento cinque sono i goal e quattro gli assist, di cui tre in Coppa Campioni. Il ragazzo è ormai una certezza per il proprio allenatore, Roger Schmidt e, com’è normale che sia, resta al centro di voci di mercato: non solo squadre italiane, ma anche e soprattutto club di Premier, come Arsenal e Manchester United, sono seriamente intenzionati ad accaparrarsi il cecchino turco, un vero pericolo a ridosso dell’aria di rigore persino per un portiere del calibro di Manuel Neuer. L’estremo difensore, infatti, prima d’incrociare Calhanoglu, non aveva mai subìto un gol su calcio di punizione con la maglia del Bayern Monaco, ovvero dal 2011.
Nazionale
Nato in Germania, Calhanoglu ha optato per la Nazionalità turca (stessa scelta fatta in precedenza da Sahin). La sua avventura nel giro delle varie nazionali inizia nel 2010, quando viene convocato nell’Under-16. In cinque anni, Hakan è passato da tutte le rappresentative del proprio Paese, tranne l’U-18. Dal 2013, è in pianta stabile nella Nazionale maggiore, con nove presenze e tre reti.
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— Hakan Çalhanoğlu (@hakanc10) 29 Ottobre 2015
Valore
Secondo il sito Transfermarkt, Hakan vale 18 milioni di euro, ma la valutazione risale al luglio scorso. Alla luce delle recenti prestazioni e del forte interesse di alcuni dei principali club europei, Calhanoglu viene valutato 40 milioni di euro. È sicuramente una cifra notevole che per le Aspirine rappresenterebbe un notevole surplus, ma più che giusta, considerate in primis le qualità del ragazzo e, in secundis, la valutazione di altri coetanei o quasi. Il destino di Calhanoglu sembra comunque già scritto: date le richieste del proprio club, potrebbe andare in Premier o in Liga. Dovesse cambiare squadra ma rimanere in Germania, la squadra più indiziata sarebbe il Bayern, che però in quel ruolo conta già ottimi giocatori. Difficile, anche se non impossibile, che un club di Serie A metta mano al portafoglio e sborsi una tale cifra, che potrebbe anche impennare ulteriormente nel caso in cui iniziasse un’asta. Una cosa è certa: ora come ora la priorità di Calhanoglu è il Bayer Leverkusen.
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— Hakan Çalhanoğlu (@hakanc10) 21 Ottobre 2015