Dopo la grande inaugurazione, il Costes di Forte dei Marmi accende la notte di Halloween in Versilia.
Venerdì 31 ottobre appuntamento nel locale simbolo della movida a Forte dei Marmi. Per l’occasione il Costes si presenta a 360° e ti offre:
- aperitivo, l’happy hour N.1 della Versilia;
- ristorante Costes, con menu a tema o alla carta;
- Halloween party con deejay set;
In console, dal THE SEASON, Tommy Luciani Dj e la voce di Lisa Tusa.
Per informazioni e prenotazioni sia all’aperitivo, sia a cena sia dopocena:
- invia un SMS, contatta via WhatsApp o chiama il 347.477.477.2 risponde Luca;
- scrivi a costes@discotecheversilia.it per preventivi e prenotazioni via mail;
Menu Halloween al Costes.
Per la serata è disponibile anche il menu a la Carta.
- Tortino di zucca con dressing al taleggio;
- Risotto carnatoli mantecato con culatello croccante e zucca su scrigno di sfoglia ;
- Filetto di cinta con funghi e patate porcino;
- Dolce millefoglie con crema chantilly e gocce di cioccolata
La maschera è gradita ma non obbligatoria.
Festa di Halloween in Versilia.
La serata organizzata al Costes e quella a La Capannina di Franceschi sono la conferma di quanto la tradizione made in USA di festeggiare la notte di Halloween sia ormai entrata nei costumi italiani. E la Versilia da sempre simbolo del divertimento e della voglia di far festa, tutto l’anno, non può che esserne la cartina tornasole.
E allora ecco sulla costa che va da Forte dei Marmi a Viareggio, ecco spuntare un esercito di morti viventi, streghe e ragni killer, zucche intagliate, lanterne fantasma e bambole assassine. Ormai Halloween è una festa per tutti, apprezzatissima non solo dai più piccoli che a malapena la distinguono dal Carnevale. A rendere possibile la rapidissima diffusione, a pensarci bene fino a qualche anno fa nessuno sentiva sua la tradizione hanno contribuito una lunga serie di eventi a tema, capi modaioli ispirati al genere, e viaggi nel segno del brivido.
“Halloween è un fenomeno che importiamo dagli Stati Uniti. Torna come se fosse nuovo, ma è di origine europea; in passato c’erano questue e rape intagliate anche in Italia”, racconta a rainews.it Giancarlo Baronti – docente di discipline antropologiche dell’università di Perugia “In Umbria, ad esempio, fino al secondo dopoguerra i bambini si mettevano la farina in faccia per rappresentare i morti”. “La zucca è un segnale per i morti” Piccoli mascherati che simboleggiano i defunti. Halloween nasce proprio per “controllare” il ritorno degli antenati. “La zucca luminosa – è un segnale. E’ come se dicessimo ai morti: Noi ci alziamo presto (perché il primo novembre c’era la messa alle 4), e vi facciamo trovare i letti rifatti in cui stendervi e delle cose che potete mangiare”.
Dolcetto o scherzetto?
Anche il “dolcetto o scherzetto” – traduzione italiana del “trick or treat” anglosassone ha nelle diverse regioni italiane le varianti arcaiche e nostrane. In Sardegna “Su mortu ” permetteva ai bambini di ricevere frutta di stagione, castagne e mandorle. Doni per le povere anime del purgatorio; perché in alcune zone d’Europa – come anche in Sicilia, per esempio – i regali per tradizione non si fanno a Natale, ma il giorno dei morti. Il giorno che precede la festa di Ognissanti Gli studiosi si dividono. Festa dell’occulto per alcuni, di buon auspicio agricolo per altri. Ma Halloween, nel nome e nella sostanza, è soprattutto il giorno che precede la festa di Ognissanti. Un momento di contatto con l’aldilà tra ironia e memoria, per non dimenticare i nostri antenati.