Ma che Halloween e Halloween con zucche che sarebbe meglio fare finire in padella piuttosto che cave nella pattumiera, travestimenti e feste sui generis che travalicano l'idea del 'dolcetto-scherzetto' e l'infantile pellegrinaggio, che non ci appartiene, di casa in casa.
Mille volte meglio la 'festa dei morti'. Quella in cui, nella tradizione siciliana, i defunti di famiglia vanno a solleticare i piedi ai bambini che hanno fatto i monelli e portano i giocattoli, i 'pupi di zucchero' e l''oss 'i mortu' a quelli che si erano comportati bene.
Fino a qualche decennio fa in molte città siciliane i bambini (e io ero una di quelle) non aspettavano Babbo Natale o Gesù Bambino ma solo la visita nella notte tra l'1 e il 2 novembre dei loro cari defunti. La tradizione voleva che fossero i morti di famiglia a nascondere negli angolini più remoti della casa giocattoli e dolci che la mattina del 2 novembre erano oggetti della caccia al tesoro più attesa dell'anno.
Alla fine della caccia con i bambini contenti dei nuovi giochi e rimpinzati di buonissimi dolci (ossa di morto, rame di Napoli, totò e bersaglieri) si andava tutti al cimitero a ringraziare quei buoni defunti che avevano allietato la festa coi loro doni... con il non trascurabile risultato di entrare in un cimitero pieno di bimbi dalla faccia allegra accompagnati dai loro giocattoli.
E poi ditemi ancora che è meglio Halloween della Festa dei morti!