Halloween: una storia tutta europea

Creato il 30 ottobre 2014 da Frank_romantico @Combinazione_C

Ed eccoci alle porte di Halloween, ed eccoci a tu per tu con la solita diatriba che nasce proprio in questo periodo dell'anno: perché festeggiare una festa che non ci appartiene? Ecco, l'idea di questo post è nata qualche giorno fa proprio quando, per l'ennesima volta, questa domanda è stata posta da un mio amico. Io credo di aver già trattato l'argomento gli anni precedenti ma oggi vorrei dedicarci un post intero. Perché Halloween è la mia festa preferita e per una volta voglio guadagnarmi il diritto di festeggiarla come si deve, senza incorrerei nel solito pregiudizio che la vede distante dalla nostra cultura e, quindi, dai nostri usi e costumi. Che poi, a parte il significato storico della vigilia di Ognissanti, avrò comunque il diritto di fare quello che voglio in questo specifico giorno dell'anno, passando la notte come meglio credo senza dover essere preso in giro/criticato da chi se ne sbatte i cosìdetti? Io credo di sì.
Andiamo con ordine: Halloween, la notte delle streghe, non è altro che la vigilia di Ognissanti, festività ufficiale della Chiesa Cattolica Romana istituita da Papa Gregorio IV attorno all'anno 840 dC. Papa Gregorio scelse il 1 Novembre come giorno per festeggiare tutti i santi, data ovviamente legata alle tradizioni pagane precedenti la stessa Chiesa di Roma e che, in un certo senso, doveva sovrapporsi alla festa celtica di Samhain (quella di fine estate) e a quella romana dei morti (Parentalia). Festeggiare le reliquie dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori era però uso e costume del Sacro Romano Impero da ormai un secolo, come più o meno un secolo dopo fu istituzionalizzata la giornata dei morti, da festeggiare il 2 Novembre di ogni anno. Questo avveniva perché, come al solito, la Chiesa Romana tendeva ad appropriarsi di festività che non le appartenevano, ancora vive nella società dell'epoca. In altre parole si appropriava di ciò che non poteva distruggere nel tentativo di adeguarsi agli usi e costumi insiti in gran parte degli strati più bassi della popolazione.

In inglese il giorno di Ogni Santi era denominato All Hallows'Day. I festeggiamenti però cominciavano dalla notte del 31 Ottobre e quella era denominata All Hallows' Eve, che in seguito fu abbreviata in Hallows'Even e, in fine, in Halloween.  I festeggiamenti della notte di Ognissanti (Halloween, appunto) sopravvissero in Germania e Gran Bretagna al Protestantesimo, che nel sancire la propria frattura con la Chiesa Cattolica cancellò dal calendario la festività del 1 Novembre. In seguito poi ai movimenti migratori che portarono Inglesi e Irlandesi dall'altra parte dell'oceano, Halloween sbarcò sulle cose degli Stati Uniti. Detto questo, l'origine di tale festa rimane europea e legata ai territori sotto l'influenza religiosa della Chiesa Romana.  La stessa tradizione del Dolcetto o Scherzetto è legata alla cultura di questi territori e, soprattutto, all'usanza di andare in giro per case chiedendo pane in cambio di preghiere per i defunti. Usanza attuata dai livelli più bassi della popolazione e dagli ordini religiosi più umili in territori disagiati, compresi quelli del Sud Italia. 
Halloween è però anche la notte in cui si crede che i morti tornino in vita. Credenza tutta europea anch'essa. più specificatamente celtica. Per i celti infatti la già citata festa di Samhain (dio della morte e dell'oscurità) coincideva con il capodanno. Era credenza che la notte del 31 Ottobre gli spiriti dei morti durante l'anno potessero tornare sulla terra per incontrare un'ultima volta i propri cari. Ciò però permetteva agli spiriti maligni di confondersi con loro alla ricerca di corpi da possedere. Nel tentativo di evitare tale disgrazia, i celti passavano la notte del 31 festeggiando e sacrificando animali per poi travestirsi con le loro pelli nel tentativo di spaventare gli spiriti. Inoltre spegnevano tutti i focolari per non dare ad essi punti di riferimento e durante i festeggiamenti giravano muniti di lanterne per illuminare il proprio cammino. Tale usanza quindi spiega benissimo l'antica necessità di mascherarsi ad Halloween (simile a quella greca/romana poi assorbita dal Carnevale) e quella di accendere lanterne, usi e costumi giunti fino a noi e assunti con particolar vigore dagli americani.

Infine c'è il mito di Jack-o'-lantern, la famosa zucca/lanterna. Bene, quella di Jack-o'-lantern è la storia anglosassone di un ubriacone che riuscì ad ingannare il diavolo e a far promettere a quest'ultimo che mai avrebbe preteso la sua anima. Promessa che il diavolo onorò anche quando Jack, morto e scacciato dal Paradiso per i troppi peccati commessi, si presentò alle porte dell'Inferno. Da quel giorno Jack è un'anima errante che la notte di Halloween arriva sulla terra illuminando il suo cammino con un tizzone infernale conservato in una zucca intagliata. Leggenda Inglese quindi e che, in quanto tale, ne rispecchia tante altre. Ad esempio in Sardegna, la notte di Sant'Andrea, i ragazzini andavano in giro per le strade portando con loro zucche intagliate a forma di teschio e pretendendo doni dagli abitanti nei vari villaggi. Ma l'usanza di intagliare zucche dando loro forme mostruose era tipica anche del Nord Italia, per puro scherzo o semplicemente per creare lanterne di fortuna che illuminassero i cimiteri di notte. 
Quindi, alla luce di quanto detto, Halloween si rivela una festa antichissima ed europea, che fonde gli usi e costumi pagani del Nord Europa a quelli del nostro paese e della tradizione religiosa. Gli americani, d'altro canto, se ne sono appropriati trasformandola in una festività nazionale. Ma ciò non rende Halloween meno europea di quanto sia. Perché allora non poter festeggiare in santa pace? Per il resto, siamo tutti liberi di fare, vestirci e festeggiare come meglio vogliamo quello che vogliamo. O di non credere in niente (o credere a tutto) se vi consola. 
(Info e foto sono state prese in giro per il web e verificate tramite controlli incrociati e indagini storiche)

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