Halo – Forward unto Dawn

Creato il 02 novembre 2015 da Paopru

E’ un curioso progetto quello di Halo – Forward unto Dawn, film sperimentale sul celebre videogioco Microsoft e nato inizialmente come webserie per poi essere disponibile come lungometraggio su Netflix. L’ho scoperto con uno scetticismo da manuale e il dito sempre pronto a premere stop sul telecomando, circostanza mai verificatasi data la buona qualità della “pellicola”. E’ un film che trova ambientazione in una realtà distopica, cioè in un mondo in cui la società non solo è resa indesiderabile ma i cui eccessi sono spinti agli estremi.

Ed infatti siamo in un mondo caotico e paramilitare su di un imprecisato pianeta (forse la Terra stessa) nel quale dei giovanissimi cadetti vengono addestrati alla Corbulo Academy of Military Science per intraprendere una guerra contro “i ribelli”, gli insorti dei pianeti coloniali del mondo di Halo. Sono molto giovani e sono figli di un elitè di combattenti leggendari a cui è chiesto il sacrifico di mettersi in gioco per essere la prossima generazione di guerrieri. Tra le giovani promesse si distingue Thomas Lasky, reietto e poco convinto combattente a cui è chiesto un comportamento maggiormente disciplinato verso i propri superiori, almeno fino a quando una rara forma di allergia al farmaco che predispone il corpo allo stato criogenico (e dunque permette i viaggi spaziali) lo pone di fronte all’esigenza di essere esonerato perchè inabile alla leva militare. A poche ore dall’addio però un attacco alieno dell’alleanza alienoide Covenant alla base militare rimescola le carte e costringe i superstiti all’evacuazione, supervisionati dal leggendario Master Chief (Daniel Cudmore), cioè il protagonista della saga videoludica Halo.

Non tutte le tematiche sono approfondite poichè la pellicola da per scontato che l’interlocutore abbia una vaga infarinatura del videogioco, diventando elevata la complessità nel comprendere dettagliatamente la storia per i neofiti. Non è  spiegato cosa sia un Covenant ne è chiaro l’intro in cui è presente l’intelligenza artificale Cortana, costringendoci a soprassedere per atto di fede e guardare il film per quello che è, ovvero una storia molto simile ad Ender’s Game incrociato con Hunger Games e una mezza infarinatura di Maze Runner, cioè dotato di tutte le singolari caratteristiche dei film distopici per ragazzi recentemente prodotti.



Con un ottimo uso della CGI il film cura il dettaglio e la rappresentazione sia degli alieni che del contesto ambientale, osando fin che può ma conscio dei propri limiti di budget e rinunciando al tipico buonismo americano per inscenare anche delle tragiche morti di adolescenti innamorati. Il momento più esaltante giunge con l’arrivo di Master Chief, combattente dalla ferrea leadership tattica e una superiorità fisica oltre l’umano. Da solo regge la seconda parte del film oscurando i protagonisti, ma il suo personaggio non è mai ingombrante ne scomodo, anzi è esaltante vederlo fare fuori un Covenant dopo l’altro e condurre alla salvezza i pochi superstiti nel casino generale. Più che un film Halo – Forward Unto Dawn è un’inaspettata sorpresa.


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