Roma, 9 maggio 2013. Lewis Hamilton parla della McLaren, della sua avventura in Mercedes e risponde a Jackie Stewart.
Un Lewis Hamilton senza freni inibitori. Il pilota della Mercede ha avuto un avvio di stagione sorprendente, nonostante fosse stato criticato il suo passaggio dalla McLaren alla casa di Stoccarda.
Ecco le parole di Hamiltonin cui tesse le lodi dell’ambiente Mercedes: “Ora nessuno mi controlla. Sono in grado di essere me stesso. Ovviamente ho capi anche alla Mercedes, che sono Ross Brawn, Toto Wolff e Niki Lauda. Ma ora sono più felice. Posso fare le cose e senza dover riferirle a nessuno”.
Parla poi del team McLaren: “C’era mancanza di energia, mancanza di motivazione. E’ quasi come la depressione, ma non è depressione. Si perdono energie e si logora la voglia di fare le cose. Non si è in grado di concentrarsi sul proprio lavoro. Ci fu un periodo in cui guidavo e avevo incidenti senza alcun motivo. Non ero più sul pezzo”.
Lewis hamilton
Continua Hamilton: “Essendo io una persona che ama l’adrenalina e ama prendere rischi. Credo che ci sia stato un momento in cui ho soppesato le opzioni ed entrambe erano buone opzioni, ma una era leggermente più rischiosa rispetto all’altra e ho voluto provare. E’ un po’ come quando si va via di casa. In realtà un po’ più estremo di quello. Bisogna sfruttare l’occasione. Se fossi rimasto, sarei restato in un ambiente a cui ero abituato da tutta la vita. Avrei potuto rimanere con le persone che conoscevo da sempre. Sarei stato protetto. Andando da un’altra parte è tutto nuovo di zecca. Devo fare il miglior uso di tutto, costruire alcune relazioni, afferrare le cose con entrambe le mani e non c’è tempo per guardarsi intorno. Non c’è tempo per gli errori. Tutto dipende da me”.Lewis ne ha anche per Jackie Stewart che aveva criticato il suo passaggio alla Mercedes: “Mi viene solo da ridere quando penso alle sue parole. Alcune persone sono ficcanaso o non hanno di meglio da fare che sparare giudizi sugli altri, ma lui parla davvero troppo”.