Eppure una sola settimana fa Nico Rosberg era riuscito ad imporsi per la seconda volta in stagione precedendo Red Bull e Ferrari sulla pista di Silverstone. Cosa è accaduto alla scuderia tedesca in soli sette giorni?
Hamilton risponde a questa domanda paragonando la F1 al tennis, citando il suo connazionale Andy Murray (vincitore del torneo di Wimbledon): "In quel caso c'è solo lui e la racchetta. Nell'automobilismo, invece, sono tanti gli elementi che entrano a far parte del gioco: l'elettronica, le sospensioni, le gomme... tutte cose fuori dalla nostra portata, impossibili da controllare per un pilota."
Le gomme, punto dolente di questa stagione di Formula 1, che hanno scatenato polemiche a non finire per il loro estremo degrado e per le continue modifiche a cui sono state sottoposto per compiacere lo spettacolo e la sicurezza. In previsione del Gran Premio d'Ungheria la Pirelli dovrà ulteriormente modificare i propri pneumatici, creando un mix tra la costruzione del 2012 e quella del 2013. Hamilton non sembra gradire tutte questi cambiamenti: "Non ci resta che sperare e pregare che lavorino bene sulla nostra vettura. Vorrei poter vincere almeno una gara, ma in questo momento sento che questa possibilità si allontani sempre di più."