Hamrin: “Nordahl grande, ma Totti è il calcio”

Creato il 19 marzo 2013 da Mbrignolo

PERSONAGGI (Roma). Totti nel mito, dopo aver superato un altro mito, quel bomber assoluto degli anni ’50 che era Gunnar Nordahl, con 226 gol in A. Ma chi è più mito tra i due? Kurt Hamrin, stella del Milan di Rocco e svedese come Nordahl ha pochi dubbi.
“Fare 226 gol in serie A è una faticaccia. Di certo per Totti è stata più dura che per Nordahl”.
In che senso? I gol sono sempre gol..
“Sia chiaro, Nordahl era il mio idolo assoluto quando avevo 15 anni. Ma lui era un “panzer”, uno che magari andava col Milan a giocare a Novara e ne segnava 4 grazie alla potenza e a compagni come Gren e Liedholm che lo servivano a meraviglia. Le reti di Totti sono un’altra cosa”.
Eppure Totti è un rigorista, Nordahl non lo era.
“Vero. Col Milan ne tirò e segnò uno solo. Ma non c’entra. Lui era un uomo d’area “fisico”, i difensori dell’epoca avevano quasi paura a contrastarlo. Aveva un senso del gol speciale, ma la classe di Totti, beh, quella proprio no”.
Quindi Totti vince la sfida tra i miti secondo lei?
“Nel calcio di oggi è più difficile segnare tanto. Totti è un vero fuoriclasse, e a 36 anni ancora decide le partite. Segna di destro, di sinistro, su punizione: e non è nemmeno un centravanti vero come Nordahl. E’ un campionissimo”.
Allora Nordahl è da ridimensionare…
“Assolutamente no. Per il mio paese, dopo l’oro olimpico del ’48 Nordahl era un dio. Poi scelse la via del professionismo, e quella volta, come accadde pure a me, se eri pro dicevi addio alla Nazionale. Lui in area faceva paura per tempismo, forza d’urto, e capacità di essere più furbo dei poveretti che dovevano marcarlo. Ma non aveva i piedi di Totti. Quella volta poi si marcava esclusivamente a uomo: non so se con le difese odierne ci possa essere un altro Nordahl”.
Quindi se anche Kurt Hamrin incorona Totti, per Nordahl è finita…
“Ah ah. Nordahl resterà un grandissimo per sempre. Per la Svezia poi non ne parliamo. Ma è una stella di un calcio troppo distante e diverso. Totti oggi è il calcio: può piacere o non piacere, ma è il più grande campione che ha avuto la serie A negli ultimi 15-20 anni, anche per aver rinunciato a cercare gloria personale per amore della Roma. Campioni come lui la serie A ne ha avuti pochi”.


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