I quattro di Tokyo hanno iniziato a suonare insieme nel 2008 e nel 2010 sono stati premiati come miglior gruppo al Taubertal Festival di Rothenburg. E non è difficile crederlo, dal momento che la band guidata dalla fascinosa Yumiho (cantante, chitarrista e compositrice) dal vivo è una bomba.
I ragazzi si presentano sul palco elegantissimi: bassista, batterista e chitarrista in completo nero, Yumiho in kimono e geta. Li accoglie un pubblico sorprendentemente numeroso, vario per età e piuttosto ricettivo, che a fine spettacolo si lancerà in danze bizzarre e sfrenate grazie al suono carico e trascinante del gruppo.
È chiaro fin dalle prima note che i quattro sanno come stare sul palco e come riscaldare gli spettatori: la voce potente e versatile di Yumiho, rivelatasi subito una vera tigre, gli assoli del chitarrista Kokeshi, gran animale da palcoscenico, e l'abilità al basso di Karuta (che a Taubertal vinse tra l'altro il riconoscimento come miglior bassista) mi convincono presto che assisterò a uno show degno di questo nome.
Gli Hanato Chiruran fanno un rock grintoso con vaghe influenze funk, inanellano una dietro l'altra canzoni orecchiabili e incisive, che fanno venire voglia di scatenarsi in pista. Nonostante suonino un genere nato lontano dalla loro patria, l'impronta giapponese rimane evidente nel cantato e nelle armonie; l'effetto finale, tutt'altro che spiacevole, è originale e intrigante, capace di raccogliere consensi anche in occidente pur restando in qualche modo "esotico".
Lo spettacolo degli Hanato Chiruran merita perché, anche se non impazzite per il genere e non ascoltereste l'album intero, questi tokyoti sanno il fatto loro e sono una di quelle band che nel live dà il meglio di sé senza risparmiare nemmeno una goccia di sudore, conquistando la stima del pubblico e facendo divertire tutti per un'ora buona.
Qui trovate altre foto, perdonate la qualità ma con una macchina compatta in quelle condizioni di luce e coi soggetti in movimento non sono riuscita a fare di meglio.