Il fatto che ieri sera abbiate passato una serata memorabile (sempre che la memoria in questione non sia costellata di buchi ad uso groviera), non vi esenterà dal testare i famosissimi e mai fuori moda Postumi.
Vi sarete guardati allo specchio, sempre che siate riusciti ad alzarvi, e avrete constatato che sarebbe stato meglio non foste mai nati. C’è chi trova lividi, e chi non trova affatto documenti, telefono, mezzi di locomozione.
Una cosa, però, la troverete tutti: i sensi di colpa. Sarete ancora lì, nella nebbia del sonno e tra i fumi dell’etanolo, e penserete a cosa avete fatto e a cosa avreste potuto fare se solo non vi foste fatti il bagno in una distilleria di gin. E non ha senso giurare di non bere mai più, tanto ci penserà il prossimo weekend a spingervi a rompere questo patto d’acciaio. Fuso.
insomma si preannuncia una bella giornatina di merda. Per questo, anche io reduce, ho deciso di rendervi il compito di attraversare questa domenica offuscata, un po’ più facile.
Ci sono un sacco di miti e leggende metropolitane su come curare il dopo sbronza. Inutile dirvi che ho avuto e sto avendo il Piacere di testarli tutti.
Il primo, il più abusato e il più stronzo è lo sbocco autoindotto. E’ orribile e magari dopo non starete affatto meglio, c’è un 50% di probabilità che sia liberatorio, sennò solo inutilmente disgustoso.
Il secondo, non sperimentatelo a meno che non siate in preda ad un delirio di onnipotenza masochista, perché ritarderà solo di qualche ora la vostra rovina: Il cosiddetto Richiamino. Si tratta di assumere a colazione un altro drink, in modo da rallentare lo sviluppo di tossine nel vostro corpo, in quanto assumendone ancora il corpo è costretto a ritardarne l’uscita per smaltire le ultime entrate.
Il terzo è riferito genericamente a cibi e bevande esotiche e impossibili da preparare nelle condizioni in cui sarete. Quindi, se avrete voglia di prepararvi un mischione di the e infusi tibetani di dubbia provenienza quando a malapena sapete dove avete dormito, lasciate perdere e concentratevi solo nel bere tanta acqua e mettere nello stomaco un paio di fette biscottate.
Poi ne esiste uno improbabile, ovvero il Profilattico anti-sbornia, questa droga, vietata in europa, è in commercio negli USA e in Russia, dove è stata creata appositamente per gli agenti del KGB per aiutarli a non sbronzarsi nel corso di meeting alcolici alla James Bond con i loro contatti. Il che mi fa pensare alla sua inutilità: se bisogna assumere sostanze per non sbronzarsi, che senso ha bere?
Riassumendo per sommi capi l’unica cosa plausibile da fare è coricarsi, ignorare il giramento di capa, circondarvi di ogni genere di conforto possibile e pregare che la morte arrivi presto.
Dopo questo post alla soda caustica aspetto di sapere i vostri personalissimi rimedi.
Al prossimo weekend, alla prossima sbronza.
Marta