Hanno ammazzato la Marinin è un romanzo con tanto potenziale. La maggior parte del quale viene sprecato con un'evoluzione della narrazione frettolosa e spesso includente.La protagonista Nadia, che poi è l'autrice stessa, è l'unica in casa nel suo condominio quando viene commesso un omicidio: hanno ammazzato la Marinin, appunto, un'anziana signora che si è trasferita a Genova dalla figlia una volta rimasta vedova e che ha già litigato con tutto il palazzo. Pare una rapina finita male, ma Nadia, per la sua curiosità, non crede a questa ipotesi e inizia a modo suo ad indagare. La Marinin è infatti originaria dello stesso paese dei genitori di Nadia e lì di voci strane sul passato della donna e di tutta la famiglia in generale ne corrono parecchie, basta solo aver voglia di stare ad ascoltarle. Nadia lo fa e arriva alla sua, giusta, conclusione.
Raccontandovi la trama mi rendo conto ancora una volta di quanto potenziale avesse questo romanzo. Poteva venire fuori un giallo carinissimo, divertente e intelligente, se solo l'autrice avesse approfondito un po' di più tutto. Ma proprio tutto. Il rapporto tra Nadia e il poliziotto che indaga sull'omicidio, ad esempio, avrebbe potuto generare molti equivoci ed essere sfruttato meglio, e invece (no, non ve lo dico, tranquilli)... Così come il movente dell'omicidio, i racconti del passato delle famiglie del paese, ma anche quelle del presente. Tutto troppo frettoloso, un po' troppo campato in aria, che si conclude quasi di colpo.Sinceramente da un libro ambientato in parte a Genova e in parte nelle zone dei miei genitori mi aspettavo un po' di più. Mi aspettavo di più anche da un giallo, che, per quanto possa essere leggero, deve comunque riuscire ad appassionare e divertire.
Cosa che Hanno ammazzato la Marinin, purtroppo, non fa. Peccato.
Titolo: Hanno ammazzato la MarininAutore: Nadia MorbelliPagine: 224Anno di pubblicazione: 2013Editore: GiuntiISBN: 978-8809784451Prezzo di copertina: 6,90 €