quando ho sentito la notizia alla radio sono caduta dalla sedia.
mentre mi alzavo per prendere lo SCIAMPAN ho capito che era un altro Papa, e che i giornalisti non sanno l’italiano e mettono l’articolo davanti ai cognomi solo per far godere noialtri boccaloni.
ora vediamo cosa succede.
sallusti sul giornale parla di giustizia a “orologeria”.
orologeria di che?
le elezioni sono passate, i referendum sono passati, che orologeria è? che hanno, l’orologio indietro di due settimane?
per sallusti qualsiasi cosa è a orologeria.
quando era piccino, e giocava con gli altri bambini a pallone, la su’ mamma lo chiamava e NI diceva:
“sallustio! vieni! è ora di pranzo!”
e lui: “e no! prima tiro il rigore, poi vengo a mangiare, altrimenti questa è giustizia a orologeria!”
poi, da più grande, andava a scuola e i professori lo chiamavano per essere interrogato.
e lui:
“e no! pretendo di aspettare che suoni la campanella! altrimenti questa è giustizia a orologeria!”
pare che quando lo lasciò la prima fidanzata esclamò:
“e no! PRIMA si tromba, POI mi lasci! altrimenti questa è giustizia a orologeria!”
ora poi, che è diventato vecchio, si ricorda di quei geniali stratagemmi di gioventù e li ripropone ogni pié sospinto, sperando che la gente ci caschi.
non mi vorrei sbagliare…
ma mi sa che la gente non ci casca più…
time over.