HANNO CERCATO DI BLOCCARE L’INDAGINE SU FINMECCANICA. MA TUTTO SI è RITORTO CONTRO

Creato il 02 dicembre 2010 da Madyur

Una manovra doveva addomesticare l’inchiesta sui fondi neri di Finemeccanica , sfilandola al magistrato che ne era titolare , il procuratore aggiunto Capaldo , costringendolo , almeno nelle intenzioni di chi l’aveva concepita , a liberarsi dell’indagine.

Il presidente Enav , Luigi Martini , e Lorenzo Borgogni, alter ego del presidente di Finmeccanica Guarguaglini , che dell’operazione erano al corrente , ne discutevano compiaciuti al telefono , ignari di essere ascoltati dai carabinieri del Ros.

Ora quella conservazione è divenuta una indagine. La telefonata e la manovra vengono intercettate a inizio estate. Siamo nei giorni che precedono l’arresto per riciclaggio nell’affare Digint di Lorenzo Cola , consulente nero di Finmeccanica , del suo presidente Guarguaglini e della moglie Grossi , amministratore delegato Selex sistemi integrati , la società controllata dalla holding.

Il timore in quei giorni è altissimo. E’ chiaro che su Cola si allunga l’ombra dell’inchiesta di Capaldo. Martini chiama Borgogni. Ha una novità dice “Molto presto a Capaldo arriverà una botta”. “Quella botta lo costringerà a mollare l’indagine” aggiunge “ che lo obbligherà a liberarsi dal fascicolo”. La botta sarebbe un’inchiesta della Guardia di Finanza , che in quel momento non esiste. Ma l’inchiesta arriva dopo due mesi , quando il Nucleo di Polizia Tributaria consegna all’Ufficio notizie di Reato della Procura un’informativa che segnala irregolarità nei bilanci e negli appalti di Enav e Selex , società di Finmeccanica.

Il lavoro , quello del Nucleo, parte curiosamente da un anonimo. Il lavoro si sovrappone a quello fatto da Capaldo . Un indagine che porta con sé veleni , e potrebbe far saltare gli equilibri degli uffici di Piazzale Clodio. Se questo era il piano , l’esito si ritorce su chi lo ha architettato. Infatti il procuratore Ferrara affida l’informativa della Finanza a Paolo Ielo, già Pm di Mani Pulite. Ielo e Capaldo si affrontano , con qualche tensione, a carte scoperte. Salta fuori la telefonata tra Martini e Borgogni , quindi i due magistrati decidono di lavorare insieme.


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