Buongiorno a tutte!
Come preannunciato settimana scorsa, da oggi apriamo una nuova serie di articoli.. chi è il protagonista questa volta?
E' un architetto tedesco nato tanti anni fa, precisamente nel 1893: Hans Scharoun.
Scharoun era un architetto riflessivo e, a volte, di difficile comprensione a causa delle teorie filosofiche che poneva alla base di quasi tutti i suoi progetti. Non può essere considerato un architetto del razionalismo perchè alla base delle sue idee c'era il concetto che lo spazio ed il tempo sono degli elementi in continuo movimento: con il passare del tempo essi cambiano e non sono più come prima.
Le sue opere si avvicinano di più al funzionalismo in quanto il progetto di un edificio si sviluppa dall'interno verso l'esterno, non a caso era dichiarata la sua indifferenza nei confronti della forma esteriore!
Pensate che durante una lezione universitaria uno studente chiese a Sharoun se fosse soddisfatto della facciata di un suo progetto e Scharoun si chiese ironicamente se il progetto in questione avesse una facciata che potesse definirsi tale!
In realtà anche Sharoun non è del tutto indifferente all'aspetto esteriore dei suoi edifici che vengono sempre inseriti nel contesto in maniera integrante; egli da importanza alla funzionalità interna: "Praticità, non rappresentanza", infatti, è uno dei motti principali di Sharoun.
Giovedi prossimo approfondiremo la conoscenza di questo grande architetto, non mancate!