Naturalmente sarà una lotta senza esclusione di colpi.
Ho sempre pensato che l'immaginario gothic dark di molte fiabe dei Grimm avesse un bel potenziale cinematografico e quindi ho sempre accolto con favore gli adattamenti per il grande schermo delle loro opere.
Ed ero molto curioso riguardo questa "rilettura" apocrifa della loro fiaba anche perchè in cabina di regia c'era un tale Tommy Wirkola che in quanto a capacità con la macchina da presa mi aveva favorevolmente impressionato con il suo precedente film Dead Snow, una storia delirante di nazizombies che fanno una strage sulle montagne innevate della Norvegia.
Volevo soprattutto vedere come sarebbe stato addomesticato lo stile aggressivo e tipicamente da regista horror splatter in occasione di un prodotto da 50 milioni di dollari finanziati in gran parte da Hollywood che si sa , perdona poco se non incassi il dovuto.
La buona notizia è che lo stile di Wirkola è rimasto in gran parte immodificato, a costo di incappare in qualche divieto . E qui permettetemi una piccola divagazione:dimostriamo ancora una volta quanto siamo indietro perchè da noi il film è senza nessun divieto con il risultato di attirare al cinema intere famiglie con bambini di cinque -sei anni che si sono ritrovati di fronte a uno spettacolo in larga parte inadatto ai più piccoli, mentre negli altri Paesi il divieto è scattato per ragazzi sotto i 13-16 anni a seconda della legislazione.
La cattiva notizia è che in Hansel e Gretel - Cacciatori di streghe oltre ai combattimenti proposti in tutte le salse, da duelli all'arma bianca, a scontri a fuoco o a botte a mani nude, c'è poco o nulla.
Hansel e Gretel sono personaggi assolutamente monodimensionali, una riproduzione in scala ridotta di supereroi hollywoodiani da fumetto, di quelli che vanno tanto di moda in questi ultimi anni.
Il loro armamentario è piuttosto stravagante nel design, così come i loro costumi ma questo è dovuto all'ambientazione in un'epoca indefinita, una sorta di Medioevo passato ma allo stesso tempo venturo in cui le armi usate dai due molto più moderne di quello che le circonda.
Il problema è che sembra che Wirkola si sia interessato parecchio all'aspetto visivo di tutta l'operazione e molto meno a tutto il resto dando in pasto agli spettatori un film che non sarà certo ricordato per i dialoghi ( alcuni vorrebbero essere della battute fulminanti ma non riescono proprio) o per le finezze nella scrittura dei personaggi, tutti intagliati con l'accetta, o nella stesura della sceneggiatura che è veramente di una povertà allucinante.
Bello il look di alcune delle numerosissime streghe presenti nel sabba mentre la supercattiva Famke Janssen( che ha fatto veramente un patto col diavolo per come è tirata fisicamente) è molto più inquietante in versione nature che truccata da strega.
Flop negli USA dove è stato massacrato dalla critica, in Europa invece sta incassando benissimo.
Il sequel suggerito dal finale appare inevitabile.
Sperando che sia meglio di questo.
( VOTO : 5 / 10 )