Hansel e gretel e la strega della foresta nera
Creato il 10 febbraio 2014 da Veripaccheri
Hansel e Gretel e la Strega della foresta nera
di Douane Journey
con Lara Flynn Boyle, Michael Welch, Molly Quinn
Usa, 2014
genere, commedia, horror
durata, 86'
Delle ultime produzioni messe in piedi per raccontare la celebre fiaba
dei fratelli Grimm, quella di Douane Journey è sicuramente la parente più
povera ed irriverente. E questo non solo per il fatto che il film di
Tommy Wirkola (Hansel e Gretel-Cacciatori di streghe) poteva contare su
attori ed effetti speciali da cinema blockbuster, mentre nel caso in
questione è consentito al massimo una spesa da mercato dell'usato (nello
specifico Michael Welch prelevato da "Twilight"), ma piuttosto perchè
se il film intepretato da Jeremy Renner e Gemma Arterton rientrava
comunque nei canoni di un'iconografia rispettosa dei codici
cavallereschi propri del genere fantastico avventuroso, la produzione
messa in piedi da Mark Morgan, già decorato sul campo per il successo
riscosso con la serie legata ai romanzi di Stephenie Meyer, si presenta
fin da subito con una confezione da b movie, mettendo in scena una commedia horror
demenziale ed a tratti grottesca, in cui la scarsa cura dei dettaglio
estetico e del costrutto narrativo diventano il segno di un potenziale
fervore immaginifico.
Dalla sua "Hansel e Gretel e la Strega
della foresta nera" ha un idea di partenza mica male, immaginando uno
scenario contemporaneo fatto di teen ager strafumati, con
marijuana ed altri additivi (Foresta nera altro non è che il soprannome
dell'"erba" coltivata dalla strega) a prendere il posto di dolcetti e
caramelle nell'immaginario del desiderio collettivo. La
decontestualizzazione, solo in parte originale per il fatto di essere
stata già praticata in analoghe operazioni, offriva di per sè motivi
d'interesse per la curiosità di verificare la riformulazione in chiave
ironica degli elementi del real. Ed invece, dopo una partenza
promettente, con i titoli di testa inseriti a mo di etichetta su un
armamentario di boccette e flaconi contenenti sostanze stupefacenti,
"Hansel e Gretel e la strega della Foresta Nera" si limita a mettere in
scena l'antico canovaccio. Con un occhio all'orologio e l'altro
all'uscita, la curiosità dello spettatore più smaliziato si ridesta solo
un attimo, appena il tempo di sorridere per il ruolo toccato a Lara
Flynn Boyle, già zenith erotico dell'universo Lynchiano, e qui
utilizzata per interpretare una strega da "Viale del tramonto". Un corto
circuito tra arte e vita, per le implicazioni che scaturiscono da un
personaggio che fa di tutto per restare eternamente giovane, che chiude
la porta a qualsiasi alternativa che non sia quella di un noioso dejavù.
Potrebbero interessarti anche :