Preso per buono che una volta spentesi le luci in sala assisteremo ad una serie di assurdità sparate a velocità supersonica, l’idea strampalata che Hansel e Gretel una volta uccisa la strega che se li voleva mangiare, abbiano deciso di fare di ciò una remunerata ed onorevole professione, ha quantomeno del sublime. Questo il semplice presupposto per una storia che senza tante sorprese, molto fracasso e tanto divertito divertimento, si crogiuola nella rivisitazione della fiaba e del mito, mai come questa volta così autoironico e scacciapensieri.
Se Jeremy Renner è un Hansel granitico, la sorpresa più grande arriva dalla burrosa e desiderabile Gretel interpretata da Gemma Arterton. Certo le streghe non mancano e il retrogusto steampunk che si respira per tutto il film, serve a concretizzare ed attualizzare un’atmosfera deliziosamente retrò, che conferisce al film una guascona cialtroneria capace di conquistare anche i più dubbiosi.
Cinema come spettacolo fanciullesco, privo di autorialità, presunzione e messaggi, divertimento squisitamente fine a se stesso senza sensi di colpa e senza rimpianti da buttar giù in un fiato. Risulta quasi liberatorio un film come questo, capace per una volta di essere uguale a se stesso, innocentemente e timidamente spavaldo nella sua cinematografica nudità. Molte pellicole, troppe, cercano disperatamente di essere ciò che non sono, anche i semplici blockbuster non riescono ad essere solo campioni di incassi, ma tendono a presentarsi come l’action definitivo, o il film di fantascienza del secolo.
Il cinema, soprattutto quello di intrattenimento, ha bisogno di onestà di intenti, sincera partecipazione e soprattutto di una travolgente ed innocente voglia di condivedere con i suoi spettatori un’idea di spettacolo. Ecco quindi che lo spettatore che si pone di fronte ad un film che porta il titolo di Hansel & Gretel cacciatori di streghe, non chiederà altro all’opera cionematografica che un’ora e mezza abbondante di combattimenti, arti magiche, pericolo e qualche bella risata. Ci sono due modi per ottenere tutto questo: giocare sporco, confezionando un film che alla fine dei conti risulta essere qualcosa d’altro, magari strizzando l’occhio a qualche critico blasonato da rivista patinata, oppure girare uno scherzo come questo, smaccatamente dedicato ad un pubblico in età puberale.
Il cinema dà e toglie, basta sapere cosa aspettarsi, se gioca onestamente, può essere un’esperienza meravigliosa, una comunione di due affinità elettive, noi spettatori da un lato e un fascio di luce che esce da un proiettore dall’altro, fondamentali, come in tutti i rapporti amorosi, sono l’onestà ed il rispetto.
Hansel & Gretel Cacciatori di streghe, è una pellicola sciocca, innocua, quasi offensiva nella sua implausibilità, eppure presa per quello che è, una cazzatona col botto appunto, conquista al primo sguardo e ci fa sentire innamorati, sognanti e perfino più belli, consapevolmente e colpevolmente smarriti tra questo mondo ed un altro fatto di malvage fattucchiere, delizioso marzapane, eroi senza macchia e promesse mantenute.
.
VOTO
♥ ♥ ♥
.