Happy beyond the common dream

Creato il 09 marzo 2010 da Teoderica
Non ho mai amato Raffaello, l' ho sempre ritenuto troppo "sdolcinato", finchè non ho incontrato le sue Madonne, prima agli Uffizi ( FI) (Madonna del Cardellino) poi l' incontro a Palazzo Pitti(FI) con La Madonna della Seggiola.
Raffaello Sanzio lo conosciamo tutti, ma le sue opere non rendono sulla carta stampata, per coglierne l' essenza bisogna vederle dal vero. Raffaello è come Michelangelo, se quest' ultimo visto dal vero sconvolge e da il tormento e l'inquietudine perchè si capta che ciò che Michelangelo dipinge ( Michelangelo a mio modesto parere è più scultore che pittore, come pure Lui stesso si riteneva) è il suo sentire, il suo essere, in Raffaello si capta l' armonia, il bene, e capisci che l' essere in Raffaello era così e percepisci che allora l' armonia può trionfare. Raffaello va oltre Botticelli, va oltre . Raffaello va oltre alla Melanconia, la supera , in Raffaello vi è il divino. Quando Raffaello arrivò a Roma conquistò tutti, tutti lo amavano, perciò io lo ritenevo un "leccapiedi", pensavo ...si è venduto bene, no Raffaello era veramente amabile le sue Madonne sono lì che ti dicono: il bene è più affascinante del male.
Opera di devozione privata, la MADONNA DELLA SEGGIOLA fu probabilmente eseguita per un personaggio di rilievo della corte papale, se non addirittura per Leone X stesso.
Dal 1589 è citata a Firenze negli inventari delle Collezioni medicee, che ne attestano la presenza agli Uffizi e il successivo passaggio a Palazzo Pitti nel 1698. Alla fine del XVIII secolo fu inviata a Parigi dai commissari di Napoleone. Esposta al Louvre, venne in seguito collocata nell’appartamento dell’imperatrice Giuseppina, nel castello di Saint-Cloud. Dopo la sua restituzione, la tela fu nuovamente esposta in Palazzo Pitti dal 1816.La forma circolare si ripercuote nel movimento rotatorio delle figure, definito dai piedini del Bambino, dalle ginocchia della Madonna, dall’inclinazione delle teste, ma la studiata composizione, in cui la linea verticale della spalliera bilancia il moto oscillante delle figure, nasconde i suoi artifici dietro l’apparente semplicità di un abbraccio materno tenero e avvolgente. L’alta qualità pittorica, la mirabile cromia, la libertà della pennellata, insieme alla maturità formale dell’opera, portano generalmente gli studiosi a collocare la MADONNA DELLA SEGGIOLA intorno al 1514, vicino agli affresco della Stanza di Eliodoro in Vaticano. Ma quello che colpisce è inspiegabile, è un' emozione da provare, nel verde del mantello vi trovi la magia del verde di Giorgione nella Tempesta, gli occhi della Madonna sembrano scrutarti nel profondo, le gambe ed i piedini cicciottelli del Bambino vorresti morderli affettuosamente, vi è semplicità unita alla grazia, profondità unita alla leggerezza. Henry James quando la vide esclamò: "happy beyond the common dream"(felice al di là del sogno comune).

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