Un fiume immenso di persone si è riversato nel capoluogo piemontese, nonostante la pioggia che da giorni martellava la prima capitale d’Italia. Dopo un breve aperitivo sono andato a vedere l’Italia di cioccolato fatta da oltre 14 mila chili di cioccolato fondente che in più di 1500 ore di lavoro hanno realizzato i 13,5 metri il nostro stivale ed in rilievo i 20 monumenti più rappresentativi del nostro paese, uno per regione. Un vero spettacolo che consiglio a tutti di andare a vedere, siccome resterà in Piazza Vittorio fino al 3 Aprile.
Dopo le foto di rito ci siamo diretti verso la Mole, addobbate per l’occasione con un anello tricolore (molto bello da vedere soprattutto quando la mole è spenta) e poi sempre sotto la pioggia dritti al concerto. Concerto gradevole, ma non eccezionale, presentato dalla discutibile Miss Italia 2008 e con il collegamento Rai dove ad interloquire con la piazza torinese c’erano due che forse l’unità d’Italia l’anno vista… Bruno Vespa e Pippo Baudo (forse erano loro i presentatori perché insieme facevano 150 anni).
La piazza era caldissima, malgrado la pioggia (da quel che mi dicono forse Torino è stata la città dove si è sentito maggiormente questa festa), e dopo un breve discorso di Cianparino (peraltro molto ben fatto) si è dato il via ai fuochi d’artificio, con l’unica pecca di non aver fatto il gran finale con le note dell’inno di Mameli.
A concludere la serata ci ha pensato Roberto Vecchioni, l’unico a polemizzare un po’, con questa frase che cito quasi letteralmente : “dobbiamo smetterla di ascoltare quei media di merda, dobbiamo fare qualche cosa, siamo il popolo più colto del mondo e dobbiamo rimanerlo”.
Beh mio caro Roberto, se posso chiamarti così, non definirei gli italiani un popolo colto, anzi, basta pensare che il quotidiano più letto è la Gazzetta dello Sport!!! Cosa dici? Quello non vuol dire nulla???? Forse, ma ascolta quel gruppo di 30 ragazzi che mentre tu canti “Luci a San Siro” loro stanno cantando: “Etoooooo, Etooooo, Etoooo, Eto, Eeetooo, l’hanno visto con le rose, con le rose, sul metroooo”. Mi spiace deluderla professore ma il popolo italiano non è colto ed i fatti e le statistiche lo dimostrano.
Per concludere, siccome sono un Rompiscatole, mi sembra giusto polemizzare un po’… e mi rivolgo a te italiano medio, che sicuramente non starai leggendo queste righe, perché sarai occupato a leggere le ultime notizie di calcio mercato o starai guardando le ultime foto scoop di Novella 2000, mi rivolgo a te e ti dico che non sei credibili. Non sei mai entrato in un museo in vita tua, perché non te ne frega un cazzo, ma siccome durante la notte tricolore sono gratis, fai coda per entrarci, tu che ti ricordi di essere italiano solo quando ci sono i mondiali o quando puoi usarlo come pretesto per scassarti il muso, tu che ti senti patriottico, ma la centrale nucleare la costruiscano davanti casa di un altro, tu che vedi come straniere uno che non abita nel tuo paese, abbi un po’ di dignità per te stesso e per chi in questa nazione ci crede sul serio.
Per nostra sfortuna sei in buona compagnia, perché come recita il detto la mamma dei cretini è sempre in cinta. Si, mi rivolgo anche a te, tu che ti nascondi dietro bandiere regionaliste, che siano verdi, rosse e nere, o con i quattro mori, non fa differenza; tu che sputi nel piatto in cui mangi, tu che vivi nel mondo delle fiabe, tu che citando Cettolaqualunque “non ti sputo perché se no ti profumo”, tu che pretendi un’indipendenza assurda ed irreale, tu che infanghi la memoria di chi è morto per tenere questo paese unito, provo pietà per la tua ignoranza e vergogna per te, la vergogna che tu dovresti provare ascoltando quello che dici. Ma nonostante tutto, forse anche per farti un dispetto, non posso trattenermi dal gridare anche sul web.
“VIVA L’ITALIA UNITA”