Happy hour addio? Una normativa potrebbe vietare gli “stuzzichini”

Creato il 20 dicembre 2010 da Lapulceonline

Una nuova normativa regionale fa tremare gli appassionati di aperitivi, happy hours e “stuzzichini”: durante l’attività di controllo e prevenzione che l’Asl effettua periodicamente per ristorazione ed esercizi pubblici, è stato comunicato dagli ispettori sanitari che di fatto potrà essere applicata la legge secondo la quale è poco igienico esporre alimenti sul bancone in costante contatto con il pubblico. Tutto è cominciato a Novi Ligure (AL), e subito i titolari di bar e vinerie che da anni puntano moltissimo sull’ora dell’aperitivo hanno storto il naso: niente più pizzette, formaggi, frittate e pinzimoni esposti, d’ora in poi i cibi dovranno essere protetti da appositi contenitori. Tutela della salute pubblica, per carità, ma sono molti i locali specializzati e i buongustai che rischiano di vedersi togliere da un giorno all’altro il rito degli spuntini prima di cena, visto che essendo questa una normativa regionale, il nuovo divieto potrebbe venire applicato nel resto del territorio provinciale.

“La normativa regionale giustamente tutela la salute e l’igiene degli alimenti”, ha commentato Fabrizio Stasi, presidente del consorzio ‘Il Cuore di Novi’ e titolare di attività di catering, “ma se la cosa va bene per brioches, focaccine e panini, la stessa crea problemi soprattutto se riferita agli aperitivi, ma anche nel servizio di self-service. In pratica, un’interpretazione troppo limitativa della normativa stessa escluderebbe che le attività di ristorazione possano predisporre gli spazi ormai tradizionalmente dedicati agli aperitivi, dove il cliente dispone a sua libera scelta di stuzzichini, bocconcini, eccetera”.

Già, perchè ‘apericena’ e simili sono un fortissimo richiamo per il pubblico, che praticamente ovunque ha ormai fatto di questo svago una vera e propria abitudine. Si attendono quindi uleriori sviluppi, discussioni a riguardo, analisi della normativa stessa. Come afferma il presidente Ascom, Massimo Merlano: ” Ne parleremo in un prossimo incontro con i colleghi delle attività di somministrazione e porteremo agli uffici regionali le osservazioni anche per capire il reale senso applicativo dellle disposizioni vigenti”.