Happyland, la nuova “parabola” adolescenziale di MTV America

Creato il 25 novembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

il Giudizio di Carlo Lanna

Summary:

Una saga familiare fresca ed ironica ambientata in un parco giochi a tema fiabesco

Il canale americano di MTV, continua la crescita all’interno del panorama seriale, portando in tv alcune produzioni fresche, decise, divertenti e di grande impatto visivo per il suo giovane pubblico. Stiamo parlando di Happyland, nuova dramady in 8 episodi giunta al termine la scorsa settimana, che si va ad aggiungere al successo di Faking It ed a quello di Awkward. Quello di Happyland vuole essere un esperiamento per la rete americana di MTV, che nel tentativo di trovare un prodotto frizzante ed allegro da aggiungere alla sua programmazione, cerca di impreziosire il racconto con qualcosa di diverso dal solito. Non solo drammi ed amori adolescenziali in questa nuova serie tv (di cui ancora non si hanno notizie di un rinnovo), ma al suo interno c’è un substrato che coinvolge anche i personaggi adulti della serie rendendo, Happyland, una saga familiare dalle atmosfere teen che colpisce per profondità di sentimenti, colpi di scena quasi sconcertanti ed un ritmo incalzante.

E’ una serie che si gusta in men che non si dica, sia per la durata dei singoli episodi sia per un plot twist inviante, e noi di Oggi Al cinema in una domenica autunnale, abbiamo visto per voi tutta la prima stagione (ancora inedita in Italia) e possiamo assicurare che Happyland è un prodotto televisivo da tenere d’occhio. Brillante ed intrigante ora vi illustriamo cosa ha funzionato e cosa no nella serie devoluta da Ben Epstein. L’Happyland del titolo è un parco giochi a tema dove “i sogni diventano realtà”.  Dietro le quinte di questo luogo da fiaba, prendono vita storie di amori estivi, drammi familiari e feste da sballo. La protagonista è Lucy (Bianca A. Santos) che, insieme alla madre di poco più giovane di lei, lavora appunto all’Happyland. Un bel giorno, la ragazza conosce Ian Chandler (Shane Harper), figlio del proprietario del parco; tra di loro scatta subito il fuoco della passione costretto però a spegnersi quando Lucy scoprirà che in realtà, Ian, è  suo fratello. La ragazza infatti è figlia illegittima del proprietario del parco e, questo avvenimento, mette in scesa una serie di eventi che capitoleranno in un finale da un colpo di scena a dir poco spiazzante.

Cosa ci è piaciuto di Happyland: il punto di forza di questa serie sta nella freschezza della narrazione, in un plot twist capace di stupire, in una colonna sonora pop ed orecchiabile, in una caratterizzazione dei personaggi un po’ banalotta ma comunque di grande impatto emozionale, in un intreccio che si evolve episodio dopo episodio, ed in un colpo di scena  finale che lascia fin da subito la voglia di scoprire cosa “succede dopo”.

Cosa non è ci è piaciuto di Happyland: non è tutto oro quello che luccica, perché la serie di MTV, ha comunque delle lampanti pecche stilistiche e narrative che, forse, non hanno decretato il suo successo. L’atmosfera è fin troppo patinata e fiabesca, i personaggi sono edulcorati, le situazioni sono raccontate con un far deciso ma sempre con un alone politicamente corretto, troppo pochi i primi piani, asfissiante questa colonna sonora che, cozza la maggior parte delle volte, con l’enfasi della vicenda ed infine nonostante le buone premesse, rimane uno show convenzionale dedicato ad un pubblico troppo giovane.

Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net