Stai camminando per la strada principale di Bayswater finché una "ciambella" rossa e una scritta bianca su sfondo blu ti segnalano che sei in prossimità della stazione di Queensway.
Gli ascensori sono affollati, quindi ti infili giù per l’interminabile scala a chiocciola, raggiungendo la banchina stracolma di gente. A un certo punto ti fermi a osservare le numerose persone che consultano la mappa del Tube, dell’Underground, della metropolitana londinese insomma.
Chi deve andare alla Cattedrale di St Paul, chi al mercato di Spitalfields e chi invece ha scelto di passare la giornata tra i canali e i negozi di Camden. Ti accosti anche tu, per consultarla e capire come arrivare al museo marittimo di Greenwich. Al tuo fianco ci sono anch'io: devo andare a visitare la casa del Dr Johson e la misteriosa statua del gatto Hodge, e voglio capire dove devo scendere.
Fin qui tutto potrebbe sembrare normale. Ma non lo è. Perché forse non tutti sanno che io, tu e tutta quella gente proveniente dai quattro angoli del globo, stiamo contemplando uno dei capolavori dell'arte grafica modernista, ideata e progettata da un geniale impiegato dell'azienda dei trasporti, un fenomenale grafico sconosciuto ai più.
Si chiamava Henry Charles Beck (1902-1974), ma era noto a tutti come Harry Beck. Fu lui che nel 1931 ebbe un’idea coraggiosa quanto utopistica per quei tempi: sostituire la confusa mappa geografica della metropolitana in uso sino ai primi anni del XX secolo, con una semplificata e stilizzata, che andasse al di là del semplice diagramma.
Sfondo bianco, stazioni segnate da un punto, linee colorate. Queste ultime solo di tre tipi: orizzontali, verticali e trasversali a quarantacinque gradi. Una rappresentazione mentale chiara e ordinata dello spazio al di là dei rapporti reali.
Fu una vera e propria rivoluzione: semplice, intuitiva e funzionale. Che tuttavia all'inizio fu osteggiata dai dirigenti della società dei trasporti, che la considerarono troppo radicale e poco realistica. Ma che invece, a partire dal 1932/1933, quando le prime versioni vennero stampate, si affermò tra la gente, divenendo la matrice dalla quale nacquero le mappe delle subway di tutto il globo. E una delle icone della Londra del 20° secolo.
Certo, la mappa della metropolitana di Londra che noi consultiamo oggi è l’evoluzione di quell'idea, tra l’altro visibile nella sua forma originaria presso il Victoria and Albert Museum, quando il geniale artista la buttò giù su un banale pezzo di carta.
Purtroppo però il suo nome sparì dai poster stampati per conto della London Underground nel 1959, per essere ricordato solo dagli storici e dai cultori delle arti grafiche.
Ma ci piace credere che lo spirito di Henry Beck, così come raccontato nel romanzo Quando Nelson scese dalla colonna, aleggi ancora oggi nelle gallerie della metropolitana e che, alla stregua di un moderno Virgilio, guidi i pellegrini e i viandanti nel loro errabondo vagare da una parte all'altra di Londra, aiutandoli in questo modo a riemergere immuni dalla città sotterranea.
Per saperne di più sul web: Henry Beck - Exploring 20th Century London
V&A Museum - Designing a new world 1914-1939. London Underground Map
Beck's London Underground Map
Harry Beck - Wikipedia
Tube Maps - Transport for London
Design Museum: Designing Modern Britain
Libri ed eBook:
Quando Nelson scese dalla colonna
Designing Modern Britain