Harry, Ti Presento Sally… Ieri, Oggi e Domani

Creato il 14 febbraio 2013 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Valeria Arena

Se mi chiedessero di scegliere la più bella delle storie d’amore raccontate al cinema probabilmente andrei in confusione, consulterei tutta la filmografia di Woody Allen, ma non riuscirei a convincermi, passerei da Truffaut a Godard senza nessun risultato, arriverei a Mike Nichols e mollerei, realizzando che sono troppe e che non riuscirei a citare tutte quelle che meritano di essere menzionate, un po’ come è successo adesso. Poi mi bloccherei e mi renderei conto che forse un film che racchiude in sé tutte le fasi dell’amore e dell’innamoramento esiste e l’ha scritto Nora Ephron (e diretto, nel lontano 1989, Rob Reiner). Sto parlando di Harry, ti presento Sally…,il perfetto manuale per chi ama destreggiarsi tra i rapporti di coppia. Oltre ad aver reso manifesta la regola di ogni relazione umana, ovvero che un uomo e una donna non possono essere amici senza che l’uno non provi attrazione per l’altra, o viceversa, Harry, ti presento Sally… è un viaggio, particolarmente esaustivo, nei meandri della vita di coppia, con tutte le sue ombre e le sue luci, e Nora Ephron ne sa qualcosa. Si parte dai 20 anni, quelli in cui, oltre a continuare a credere che il tuo amore e la tua amicizia saranno per sempre, molli tutto e insegui i tuoi sogni fino a New York, e hai ancora la voglia e la forza di farlo in macchina accanto a uno sconosciuto, che poi è il fidanzato di quella che all’epoca dell’università era la tua migliore amica, ma che tra qualche anno avrete entrambi dimenticato, perché, si sa, l’aereo è per i vecchi e per i pigri. A 30 anni hai un lavoro, quello che sognavi da piccola, e una relazione sentimentale stabile, o quasi, perché in men che non si dica, per divergenze di vedute, finisce pure quella e inizia la fase successiva, quella dell’elaborazione del lutto amoroso, ognuno a suo modo, ma se entrambi vi trovate a guardare casualmente Casablanca, allora state sulla stessa barca, anche se uno dei due finge meglio dell’altro. Da qui la scena dell’orgasmo, ormai diventata celebre, che è solo la manifestazione esplicita di quello che Sally e Harry stanno passando.

Successivamente trascorrerete molto tempo insieme, vi conoscerete meglio, diventerete così intimi da non scegliere più gli amici del vostro stesso sesso per le vostre confessioni, ma il nuovo compagno, o compagna, di vita; la situazione degenererà al punto che quando lei scoprirà che il suo ex, chiaramente non dimenticato, sta per sposarsi, chiamerà lui in lacrime chiedendogli aiuto, ed è lì che succederà il fattaccio. Indietro non si potrà tornare, e capirete finalmente che l’amicizia è ben altro, è attrazione, amore, insomma quella cosa lì. A questo punto le opzioni sono due: o si farà regredire il rapporto lasciando vincere l’imbarazzo e la vigliaccheria di non affrontare un sentimento che per molto tempo ha resistito al sesso, o, dopo un periodo di confusione e disagio, si correrà incontro all’amore, e in Harry, ti presento Sally… succede proprio questo, anche se nella vita reale accade raramente. Il destino fa poi la sua parte: il tizio con cui hai condiviso il viaggio Chicago-New York in macchina, e che probabilmente hai anche dimenticato (o forse no?!), dopo svariati anni te lo ritrovi un po’ ovunque, in una libreria o in un aeroporto, e allora devi farci i conti, non si scappa, ma su questo la Ephron, che traendo spesso esempio dalle proprie vicende personali ci ha insegnato i fondamentali, è abbastanza chiara, infatti in Insonnia d’amore dice un’altra cosa assolutamente sacrosanta: «il destino è una cosa che ci siamo inventati per non affrontare il fatto che tutto succede in modo assolutamente casuale».

C’è inoltre l’Altra, quella che sceglie uomini rigorosamente sposati, perché non vuole averli in casa, e che finisce, dopo pochi mesi, con la fede al dito a discutere dell’arredamento della casa in cui non abiterà più da sola, incastrata e felice (d’altronde non conosciamo il seguito, anche se i libri, le sceneggiature, i saggi e i lungometraggi di Nora Ephron sono abbastanza chiari sulla vita coniugale). Harry, ti presento Sally…,la cui scena dell’orgasmo dovrebbe essere dichiarata, o quanto meno proposta, patrimonio dell’umanità per la sua capacità di spiegare con esattezza la differenza tra un uomo e una donna, è un manuale che non invecchierà mai, e che in questi anni ha investito, nel bene o nel male, numerose generazioni; la pellicola ci mostra inoltre, con estrema accuratezza, come la regola del “chiodo schiaccia chiodo”, come ogni regola che si rispetti, possieda un proprio funzionamento, e non valga per tutti, ma solo in caso di colpo di fulmine immediato o di “stalkerizzazione” acuta, ovvero quando il futuro amico-amante-fidanzato te lo ritrovi un po’ ovunque, e quindi devi farci i conti. Le tue storie finiscono, ma lui o lei sarà sempre lì a ronzarti intorno. Un po’ come Harry, ti presento Sally… che sta bene su tutto, esattamente come il nero, anche su una festa come San Valentino.


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