Una newyorker in Alabama, che mai potrà combinare? Dalla penna di Josh Schwartz (The O.C.) e con la simpatia di Rachel Bilson, nasce questa serie che narra la vita e le peripezie di un giovane chirurgo di New York alle prese con il difficile ruolo di medico di base in una piccola cittadina dell’Alabama.
Scheda Info
Titolo Originale: Hart of Dixie
Ideatore: Leila Geirstein
Genere: Medico, Drammatico, Sentimentale
Stagioni: 2 stagioni
Puntate per stagione: 22
Durata singola puntata: 41 minuti
Telefilm: In Corso
Paese: America
Rete americata: Cw
Rete Italiana: Mya
Lingua Originale: Inglese
Interpreti: Rachel Bilson, Jaime King, Cress Williams, Wilson Bethel, Scott Porter, Tim Matheson
In Italia dal: 4 settembre 2012 – Finito il: ####
Voto:
Trama:
Zoe Hart ha un sogno: diventare chirurgo cardio-toracico come suo padre. Peccato che tra lei e le sue aspirazioni si metta di mezzo una borsa di studio, assegnata ad un altro studente a causa della sua scarsa attenzione per l’aspetto umano della professione medica. Decide allora di accettare l’offerta di tale Harley Wilkes, e trasferirsi a Bluebell, Alabama, per trascorrere un anno come medico di base prima di rifare la domanda per la borsa di studio.
Quello che Zoe non sa è cosa è Bluebell. Fanciulle che vestono Rossella o’Hara Style, ex-giocatori di football come sindaci, anziane pettegole che fanno un baffo a Gossip Girl, alligatori tenuti come animali domestici… non esattamente l’ambiente ideale per una newyorkese!
Le cose non cominciano bene: due aerei e un viaggio in pullman per raggiungere questo paesino dimenticato da Dio (che non vi senta il pastore, per carità), e il primo incontro non è dei migliori vista la scoperta della morte di Harley Wilkes, che le ha lasciato la sua metà dello studio. Metà, perché l’altra è nelle mani del Doctor Breeland, non esattamente entusiasta di avere tra i piedi una ragazzina proprio nel momento in cui ha, finalmente, la pratica tutta per sé.
E se il nuovo collega non è esattamente l’emblema della simpatia, lo stesso si può dire per la figlia Lemon, leader delle Belles della cittadina e nientemeno che decennale fidanzata di George Tucker, il bell’avvocato per cui Zoe si è presa una cotta!
Per fortuna, ad offrirle amicizia c’è il sindaco del paese, l’ex quarterback di fama mondiale Lavon Hayes, che prende subito in simpatia la nostra protagonista e le offre una sistemazione nella piantagione su cui sorge la sua villa.
Nella piantagione Zoe scopre di dover dividere il generatore col suo vicino, l’affascinante Wade Kinsella, di professione barista, dongiovanni e con la passione per la musica alta, molto alta! Nonostante qualche screzio, e le numerose allusioni del ragazzo, Zoe può dire di aver trovato un altro alleato nel paese, alleati che le servono come il pane visto che Bluebell, della nuova dottoressa venuta da New York in tacchi alti e shorts, non si fida affatto!
E se ancora tutto questo non bastasse, e ce ne vuole, Zoe scopre che suo padre, il suo idolo, la versione vivente di tutti i suoi sogni, bhè, non è suo padre. Già, perché, come si divertiranno a ripeterci per tutte le successive ventuno puntate, Harley Wilkes was your father! He left you his practice!
Zoe quindi decide, un po’ per ripicca verso la madre, un po’ per capire le sue origini, di restare a Bluebell, destreggiandosi tra il mantenere la clinica, farsi accettare dai suoi nuovi concittadini, e, perché no, magari dare una svolta alla sua vita!
Recensione
di MorganLeFay
Hart of Dixie è un telefilm “normale”. Niente vampiri, fatine, supereroi, infallibili investigatori, insomma, è qualcosa, almeno all’apparenza, tranquillo e sereno, l’ideale per una serata leggera. Poi ci si rende conto, grazie alla simpatia di Rachel Bilson e di tutti i suoi colleghi, che Bluebell è la cittadina più bizzarra che si sia mai vista.
Insomma, il must per ogni giovane fanciulla che si rispetti è diventare una Belle, una specie di damina tutta buone maniere, beneficenza e buon matrimonio vestita come Rossella o’Hara! E il sindaco, vogliamo parlarne? La sua idea di animale domestico è un alligatore lasciato libero di scorrazzare per il paese come se nulla fosse!
Come se non bastasse, ogni giorno si festeggia qualcosa. Passi la gara per il miglior Gumbo del paese, vinta ogni anno dal Doc. Breeland, ma quando iniziano a festeggiare il ringraziamento come se fossero sulla Perla Nera di Capitan Jack Sparrow, il Giorno dei Fondatori è la scusa perfetta per trascinare l’intero paese in un gioco di ruolo e la danza di San Valentino è il “Ballo del Pasticcino”, bhè, le cose si fanno oltremodo inquietanti. Come? Non c’è una festa tradizionale per Via Col Vento? Non ce n’è bisogno, per crinoline e affini, potete sempre rivolgervi alle Belles!
Ricapitolando, Hart of Dixie ci viene presentato come un medical drama molto soft, che spesso sfocia nei toni della commedia più che della narrazione seria. In ogni episodio ci vengono presentate le (dis)avventure di Zoe, completamente inadatta e inesperta per quanto riguarda il ruolo del medico di base quanto è preparata per la professione di chirurgo. Ogni giornata è una nuova avventura e un’ulteriore sfida, tra diagnosi sbagliate e ricerche di cure su Google, come dimenticare la nostra bella dottoressa alla ricerca di una cura per un morso di serpente che si affida al PC? O causare la rottura del matrimonio del pastore per avergli diagnosticato la sifilide? Di sicuro non è questo il modo migliore per entrare nelle grazie di questa claustrofobica cittadina!
Ma, per fortuna, la vita di Zoe non è circoscritta solo al suo ambulatorio al centro della piazza. Dalla sua parte ci sono Lavon, che in poco tempo diventa amico e consigliere, l’unico confidente; e Rose, un’esuberante tredicenne, alle prese con i primi batticuori e decisa a far diventare Zoe il suo idolo e modello.
Anche sul lato sentimentale, le cose per Zoe non sono affatto semplici. Accanto all’infatuazione per il Golden Boy del paese, George Tucker, c’è anche l’attrazione verso il suo bel vicino di casa, Wade, dongiovanni impenitente e provocatore incallito dal cuore gentile. George è perfetto, ha vissuto a New York e capisce le sue difficoltà, ma c’è qualcosa in Wade, di completamente diverso da qualsiasi cosa Zoe abbia mai vissuto, che inesorabilmente l’attrae. Il loro rapporto è diverso, fatto di litigi, discussioni, prese in giro e risate, che il più delle volte si tengono nella cucina di Lavon dove ogni giorno si ritrovano a far colazione.
Wade è evidentemente attratto dalla bella dottoressa di New York, anche se non vuole darlo a vedere, preferendo nascondere quei sentimenti sotto il suo abituale atteggiamento da Casanova; per George, invece, le cose sono diverse. È tornato a Bluebell per sposare Lemon, e Zoe è un imprevisto non considerato, qualcosa che mina le sue sicurezze. Sicurezze che vacillano anche per Miss Breeland, la quale, nel periodo in cui il suo bel fidanzato viveva nella Grande Mela, non è stata esattamente la fidanzata modello, anzi, si verrà a scoprire della relazione segreta intrapresa nientemeno che con Lavon. Una relazione finita male, i cui strascichi continuano a tormentare sia la bella bionda, decisa come non mai ad arrivare all’altare con il suo avvocato, sia il sindaco, ancora innamorato e incapace di andare avanti con un’altra.
C’è la curiosità di vedere come tutte queste storie s’intrecciano e come si risolvono, ci vuole un attimo a prendere le parti di Wade o di George, ad innamorarsi dell’adorabile Lavon, ed inaspettatamente empatizzare con Lemon e la sua difficile situazione in famiglia che tenta disperatamente di nascondere sotto una facciata di perfezione…
Un telefilm divertente che fa, sotto una patina di leggerezza e di risate, delle relazioni umane e dei sentimenti il suo punto di forza, una ventata d’aria fresca, un “drama” con toni da commedia, quaranta minuti di buonumore assicurato.
Curiosità :
- Il nome del sindaco, Lavon Hayes, ricorda molto il nome del famoso cestista LeBron James
- Il titolo della serie è un gioco di parole tra il cognome della protagonista (Hart), e il soprannome dello stato dell’Alabama, Heart of Dixie, il cuore di Dixie.