Hatchet

Creato il 16 aprile 2011 da Misterjamesford
La trama (con parole mie): Lo sfigato primo della classe di Avatar è a New Orleans per i festeggiamenti del martedì grasso, occasione per passare del tempo con gli amici, star dietro a qualche fanciulla e dimenticare la storica ex che l'ha appena mollato - e giustamente, aggiungo io -.
Ma il nostro eroe non ha voglia di sbronzarsi e guardare tipe a seno nudo, così convince uno dei suoi compagni di viaggio ad imbarcarsi in un tour organizzato da quello che pare proprio un povero idiota vestito a festa attraverso le paludi infestate dagli spiriti della Louisiana.
Ovviamente, vedrà ugualmente tipe a seno nudo, ma invece di sbronzarsi dovrà lottare per portare a casa la pelle quando il mostruoso Victor Crowley comincerà a far fuori i componenti della gita.

Un vero (finto) film anni ottanta. Ma anche un finto cult.
Nel corso di questi ultimi mesi, la blogosfera è stata una vera e propria fucina di fonti d'ispirazione per nuove visioni, e senza dubbio ha permesso al sottoscritto di scoprire - o riscoprire - perle sfuggite e dimenticate dalla sempre poco presente distribuzione italiana, contribuendo ad arricchire il mio bagaglio grazie a post, tam tam di vario genere, voci e critiche positive o negative che fossero.
Una delle pellicole più volte menzionata era stata proprio questo The hatchet, slasher a metà tra il gore e lo splatter di cui ignoravo completamente la trama, ma che, in cuor mio, si materializzava come una sorta di ancor più violento e crudele Centurion, un viaggio allucinante nel sangue in grado di far passare agli abitanti di casa Ford una sonora ora e mezza d'intrattenimento trucido e terrificante.
Invece, nel corso della visione, scopro che l'intera operazione compiuta dal regista e sceneggiatore Adam Green - peraltro visto da queste parti recentemente con Frozen - tratta principalmente una sorta di ironico omaggio allo slasher anni ottanta in pieno stile Venerdì 13 - una saga che mi riservo di rivisitare, prima o poi -, con la classica truppa di rincoglioniti massacrati dal mostro deforme di turno.
Risultato: a parte la delusione di non assistere davvero ad un eccidio in stile Marshall e di non poter provare almeno un pochino di culo stretto da colpo di scena improvviso, tolti un paio di omaggi, il cammeo di Robert Englund e un paio di idee magari non originali ma ben gestite - sopratutto il finale -, davvero pochino resta di questo tanto chiacchierato cult della rete.
Da assoluto critico della saga di Scream - sicuramente più interessante, divertente ed intelligente di questo lavoro di Green - non potevo affezionarmi certo ai protagonisti di questa pellicola, che ho trovato noiosa anche nella parte sulla carta più divertente, quella degli squartamenti e delle morti dei partecipanti alla gita: Victor Crowley, assolutamente lontano dagli standard fissati dai mostri sacri Michael Myers, Leatherface, Jason Voohries e Freddy Krueger, e clamorosamente troppo simile al wrestler dei tempi che furono Hillbilly Jim per poter essere credibile ai miei occhi, pare infatti nutrire una particolare passione per gli smembramenti a mano per mezzo della sua forza bruta, ma con una decina di vittime a disposizione, questa scarsa creatività nell'esecuzione fa rimpiangere addirittura l'inventiva del da me tanto detestato Enigmista.
La mancata soddisfazione per una serata bourbon coca e patatine è stata dunque tale da pregiudicare la curiosità di assistere il secondo capitolo, già pronto per un prossimo passaggio da queste parti ed ora probabilmente rimandato di qualche giorno, anche perchè pare proprio che l'atmosfera sia stata talmente priva di emozioni da portare anche la stessa Julez, solitamente appassionata del genere, ad abdicare in fretta per dedicarsi ad un senz'altro più soddisfacente sonno.
A tratti, io stesso mi sono ritrovato a provare nostalgia per filmacci di genere mai trovati neppure per caso interessanti come Jeepers Creepers - del quale mi sono ben guardato di visionare il sequel -, ma del resto, la rete non può sempre regalarci gli Enter the void o i Valhalla rising, no!?
Per chiudere, giusto per non smentire la mia natura di tamarro appassionato di wrestling, vi lascio con il confronto tra Victor Crowley e Hillbilly Jim, ditemi voi se non sono due gocce d'acqua!

MrFord
"Lascia l'ascia di guerra
e accetta l'accetta dell'amicizia,
è solo un presente per te."
Elio e le storie tese - "Indiani (A caval donando)" -

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