Due righe di presentazione:
Hawkeye altresì noto come bentornato Mr Fraction
Innanzitutto siamo sinceri, questa rivoluzione Marvel non si è rivelata finora quella gran figata che tutti professavano. Al momento non c'è quasi nulla che trovi tanto interessante, da spenderci il prezzo di copertina, vale a dire che là dove c'è davvero una serie appetibile, c'è la questione dei comprimari pessimi, o i recuperi indesiderati che ti gela ogni entusiasmo, poi per carità, Nonna Marvel e Mamma Panini sono come il McBurger, nonostante tutto, per quanto le si possa denigrare e criticare, avranno sempre una fetta cicciotta sul grafico a torta, di affezionati per i quali andrà sempre tutto comunque bene.Persino quando gli diranno che Cap in realtà non era stato sparato con una pistola normale, bensì con un arma speciale che aveva spedito la sua coscienza in una sorta di dimensione onirica, troverete quelli che "ma si dai tutto sommato ce sta".
Personalmente sarà dai tempi di Civil War che non conto i giorni che mi separano dall'uscita di un nuovo albo, giusto Remender e la sua Uncanny X-Force mi hanno dato questo brivido, nient'altro, le serie regolari, ormai tocca farsene una ragione, seguono regole di merchandising che trascendono qualità e potenzialità, sia dei personaggi che dei loro autori. La lettura seriale esige ormai un approccio e aspettavive più contenute. Non per altro , se non per vivere meglio questa passione.Ed evitare travasi di bile quando avete tra le mani cose spaventose come la versione in calzamaglia di "Datemi un martello", per gli amici nota come Fear It self.
E non a caso cito proprio Fear it self, penultimo (?) megaevento del Marvel Universe di imbarazzante bruttezza, - mai così brutto ed inutile come Secret Invasion, comunque - perchè in sala regia di questo ennesimo megaeventone c'era lo stesso autore della miniserie di cui andiamo a parlare adesso.
Bentornato Matt Fraction
E' dai tempi di Iron Man che non ti si vedeva tanto in forma ed ispirato, essì perchè il tuo Iron Man, diaciamolo, è stato qualcosa di così bello da leggere da come non se ne leggeva da tempo, per quello che conerne testa di ferro, dobbiamo risalire alle prime due Stark Wars degli anni '90, per ritrovare qualcosa di altrettanto godibile, tempi in cui alla Marvel c'era gente come Bright, Micheline, Byrne e Romita Jr. Era ora che ti appioppassero una serie staccata dal gioco della continuity, che ti sciogliessero dagli obblighi di mercato e ti lasciassero briglia sciolta, cosi tanto per scrivere qualcosa di interessante.Abbiamo dato lettura alla nuova miniserie su Hawkeye, su Marvel Select #010 che proprio in questi giorni vi ammicca dagli scaffali delle fumetterie di tutta l' Italia ormai, ed è davvero una gran bella roba.
I super arcieri nei fumetti, non hanno una prosperosa continuità, vedi Green Arrow, a parte la stupenda parentesi metropolitana ambientata a Seattle di Mike Greel, non mi ricordo altre run degne di essere ricordate, tanto meno la penultima ambientata nel bosco a forma di stella, sorto a StarCity, durante il pessimissimo Giorno più Splendente. Per Clint Burton vige la stessa regola, la vita editoriale di questo character, per lo più è stata una lunga sconnessa confusa corsa, su noiose montagne russe, che lo hanno visto impersonare più ruoli: Occhio di Falco, Ronin, Golia, è stato eroe ed anche criminale, capo e gregario, ma nulla di qualsiasi cosa abbiate letto su Occhio di Falco, può preparavi a questa deliziosissima miniserie.
Okay This Looks Bad
Un delizioso Clint Burton, o meglio una sublime interpretazione di questo Characters che supera per appetibilità persino quella proposta nell'universo Ultimate.Underground, metropolitana, anticonformista, ma sopratutto umana tanto dannatamente umana, come nemmeno autori passati come Byrne hanno saputo scrivere, e si consideri che in mano a certe penne questo personaggio è persino passato attraverso un divorzio, tematiche sociali forti, ma non abbastanza da tirargli via di dosso la calzamaglia.Cosa invece riuscitissima a Fraction, che parla prima ancora dell'arciere, dell'uomo.Con una sceneggiatura divertente, veloce, assolutamente piacevole.Grandioso l'uso delle didascalie in prima persona, grandiose le situazioni, i dialoghi, le citazioni, e le fonti d'ispirazione dalle quali l' autore attinge per questa miniserie candidata agli Eisner Award 2013 con ben 5 nomination, e delle quali ne sapremo di più dopo il 19 luglio.
Hawkeye Year One
La mia lista delle cose da fare, in quelle tavole tutto porta a pensare al simpatico e genuino antieroe del serial tv. ansioso di rimettere a posto la sua vita e nel suo piccolo il mondo.
Ecco, nel suo piccolo, son le parole chiavi per questa miniserie. Nel suo piccolo Burton, lontano dai Quinjet o dagli Skrull, tenta di raddrizzare i piccoli ma umani torti che affligono le società metropolitane moderne.
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