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Hayao Miyazaki - Lupin III Il castello di Cagliostro (1979)

Da Fiore Esse
Mi raccomando, cliccate qui e date un bel mi piace ai Chipmunks e alle Chipettes!
Ed ecco qui l'ultima (per il momento!) recensione di un anime molto famoso, poi torniamo in America (e con calma recensirò anche la quarta stagione di Gumball, non me la sono dimenticata per strada!)
Comunque sto piano piano completando la filmografia di Miyazaki e dello Studio Ghibli: recentemente ho visto Pom Poko di Isao Takahata e, per quanto riguarda il Sensei, ho visto Laputa- Il castello nel cielo e il suo film pre-Ghibli, che ora proverò a recensire, sperando di non fare errori (l'ho visto la scorsa settimana e non ho la memoria molto fresca), caso mai se me ne scappa qualcuno, correggetemi pure nei commenti!
*Volete vedere questo film? Allora non leggete questa recensione: è piena di SPOILER!*
Lupin III- Il Castello di Cagliostro (1979) Hayao Miyazaki - Lupin III Il castello di Cagliostro (1979)Non ho mai seguito la serie TV di Lupin III per via di un motivo: la censura (ed è per questo che vedo più cartoni americani che giapponesi, dato che oltretutto mi scoccia vedere opere sottotitolate). Per mia fortuna, però, questo film di Lupin è stato edito in Italia senza censure dalla Yamato Video nel 2007, con il doppiaggio storico, ed è perciò questa l'edizione che mi appresto a recensire.

Hayao Miyazaki - Lupin III Il castello di Cagliostro (1979)

Lupin e Clarisse!

Il film inizia con Lupin e Jigen che fuggono in macchina dal Casinò di Montecarlo (anche se guidano sulla sinistra come in Giappone...vai a capire!). La loro macchina è piena di denaro falso, e, sulla strada, si imbattono in una donzella in pericolo...la principessa Clarisse, che però scompare velocemente dalla loro vista. Lupin e Jigen scoprono più tardi l'esistenza di una piccola città-stato, ovvero il Castello di Cagliostro, dove Clarisse è stata fatta prigioniera dal conte del Castello e dove viene stampato il denaro falso. Come se non bastasse, Lupin trova anche un anello a forma di sigillo...che può essere attaccato ad un altro anello simile. Nel castello, Lupin ne vedrà di tutti i colori: incontrerà la sua ex-ragazza Fujiko, ladra di professione come lui e molto indipendente, verrà inoltre spedito nella prigione sotterranea del castello da cui nessuno è uscito vivo e perderà un'ingente quantità di sangue, venendo salvato per miracolo. Riuscirà Lupin a impedire il matrimonio di Clarice con il Conte? E Cagliostro è davvero soltanto un castello? E gli anelli a cosa servono?Questo film è divertente: diciamo la verità, la trama non è nulla di davvero innovativo, anzi, se fosse stato un cartone dedicato ad un target più basso (Lupin III è uno shonen, quindi è dedicato ad un pubblico prevalentemente adolescenziale) di sicuro sarebbe stata eseguita più frettolosamente e in modo più prevedibile e noioso. E invece questo film, pur avendo una trama convenzionale e lineare, è estremamente divertente e movimentato, riuscendo quindi a far perdonare la poca originalità di fondo della trama. Lupin è un ladro astuto, ma anche gentile con le ragazze, tanto che Clarisse dichiarerà che Lupin le ha "rubato il cuore" ed è un anti-eroe estremamente simpatico e versatile, soprattutto quando si tratta di camuffarsi. Ha così carisma che è veramente facile diventare suoi amici, e persino gli animali, come Carl, il cane di Clarisse, prendono facilmente confidenza con lui. Per quanto riguarda i momenti del film che mi hanno più colpito, la sequenza iniziale della fuga in macchina di Lupin e Jigen è animata molto bene e catapulta subito lo spettatore nel mondo del film, anche se, appena finito l'inseguimento, ho avuto l'intuizione (giusta) che l'avventura che sta per iniziare è una favola piuttosto classica. Un'altra sequenza magnifica è quella che vede Lupin nuotare immerso nell'acqua dei sotterranei del castello, tra vari mulini che spostano l'acqua: si tratta di una scena estremamente piacevole da vedere, sia per la presenza dell'acqua, che è sempre rilassante da vedere, sia poiché mostra Lupin in una situazione precaria, dalla quale deve uscirne a tutti i costi.La scena di Lupin precipitato nei sotterranei pieni di scheletri dà il giusto senso di claustrofobia e tensione, che però viene smorzata in maniera naturale e intelligente dall'arrivo di Zenigata, precipitato nei sotterranei: l'unione fa la forza e i due riusciranno a ritornare in libertà.Sono piacevoli da guardare anche le scene iniziali in cui Lupin e Jigen si fermano, come due normali turisti, in un ristorante del paese di Cagliostro e ordinano degli spaghetti con le polpette.Trattandosi di un film d'animazione giapponese, svincolato da certi tabù della Disney (e lo dice una persona che ama i cartoni americani di più degli anime), mi ha fatto piacere notare i riferimenti al sangue: quando Lupin viene ricoverato a casa del vecchietto e del suo cane Carl, viene detto che Lupin ha perso molto sangue e quindi deve mangiare molto per tornare in forma. La scena in cui Lupin si strafoga di cibo è animata molto bene e trasmette le stesse sensazioni che Lupin prova, ovvero prima una fame da lupi e in seguito, un'estrema nausea dovuta alla sazietà.Ho trovato inoltre molto spassosa la scena in cui i vari capi di Stato (Giappone, Germania, Regno Unito, Francia e Stati Uniti) discutono la presenza del denaro falso alla corte di Cagliostro.Anche l'utilizzo dei due anelli, che vengono piazzati a fine film dal Conte negli occhi del Leone del campanile della torre, è un tocco molto originale.La scoperta della città romana sotto i resti del Castello di Cagliostro, ha un retrogusto di leggenda di Atlantide, e, anche se lascia a bocca aperta, è al contempo prevedibile.Per quanto riguarda l'animazione di questo film, è veramente fluida e piacevole da guardare, così come il design dei personaggi, in particolare quello di Lupin, che è estremamente espressivo.Considero questo film come una versione più matura di Zio Paperone alla ricerca della Lampada Perduta: entrambi i lungometraggi sono legati a due serie d'animazione di successo e di culto e sono entrambi due film estremamente spassosi e dal ritmo incalzante e veloce che possono essere guardati tranquillamente anche da chi ha una conoscenza scarsa o nulla della serie animata che li ha ispirati, però, di contro, entrambi si affidano a una sceneggiatura estremamente classica, non priva di cliché.In definitiva, nonostante le inevitabili pecche, questo film vale davvero la pena: ha il gusto di una fiaba classica accessibile a tutti, a tutte le età, e intrattiene dall'inizio alla fine. Se non l'avete visto ancora, prendete una cesta piena di pop corn, e godetevelo! Questo è il primo film di Miyazaki come regista, ed è scontato dirlo, ma è l'inizio di una leggenda.Voto: 7 e mezzo/10 Post dedicato a MikiMoz ! Petralia Alaskana  

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