Heart Therapy: ascolta il tuo Cuore

Creato il 14 marzo 2011 da Emgiulia
Quante volte ci hanno detto di usare il cuore?
Va dove ti porta il cuore..
Segui il tuo cuore..
Per ascoltare, usa il cuore..
Ok... ma.. come si fa?

Ci ho riflettutto per un po', incapace di arrivare a una soluzione. Sì, perché i nostri stimoli "del cuore", i nostri più profondi e saggi istinti, le nostre pure ispirazioni, sono spesso nascoste dietro un battito che non riconosciamo nemmeno. Abbiamo il cuore incartato e incrostato, dai pensieri, dalle paure, dagli schemi; sappiamo a grandi linee che si trova vicino allo sterno, spesso ci fa pure male e ci infastidisce, quando inizia a battere forte e si aggrega al nodo allo stomaco quando ci irritiamo.
Come si fa a riscoprire il cuore? Intanto.. dove trovarlo? Come scartarlo e riportarlo alla luce?
E poi.. come si fa ad ascoltarlo? Come riconoscere le Sue indicazioni?
Domande che mi sono fatta in queste ultime settimane.. Le risposte non arrivano, se non dal cuore. Ed è questa la grande sfida.
Mi è capitato, molto più spesso di quando non desiderassi, di "maledire" in un certo senso tutte le emozioni che mi infastidivano; mi irritavo se sentivo di avere un po' di battiti accelerati, cercavo con tutte le mie forze di non sentire quel nodo e mi dannavo disperatamente alla ricerca di pensieri più piacevoli che mi facessero sentire meglio.
Ma se in quei frangenti avessi seguito il cuore, come mi sarei comportata?
Segui il cuore..
Invece di cercare qualche significato metafisico, ho provato (un po' per obbligo imposto dalle lacrime, un po' per tentare l'unica cosa che ancora non avevo tentato) a sentire il cuore.
Invece di negare l'evidenza, cioè negare il mio fastidio e quel batticuore bruciante, l'ho ascoltato. Ho concentrato tutta la mia attenzione solo su quello.
Ho provato compassione per il mio povero cuoricino affannato che batteva impazzito, finalmente ascoltato, quando fino al giorno prima non avevo fatto altro che soffocarlo e girarmi dall'altra parte di fronte ai suoi avvertimenti.
Ho ascoltato il mio cuoricino impazzito.. e l'ho amato. Non potevo più negare a me stessa che stavo soffrendo. Io avevo bisogno di amarmi, di accettare la mia sofferenza, che il mio corpo mi stava così abilmente comunicando. Quella sofferenza che non avevo voluto vedere ora mi imponeva di guardarla dritto dritto negli occhi e affrontarla.
Ho avuto paura, sì, ma dovevo farlo e l'ho fatto.
E quello che ho guadagnato non ha prezzo.
Da quel momento, ho capito che tutti i bei discorsi sul lasciar andare eccetera.. non li avevo capiti per nulla. Io "lasciavo andare" cercando di pensare ad altro ed ignorando i miei sentimenti, mentre c'era una parte di me stessa che tentava disperatamente di emergere. Una parte di me stessa che avevo rinnegato, una parte che voleva essere amata e con cui avrei dovuto, prima o poi, fare i conti: quelli erano i miei blocchi emozionali, quelli dovevo affrontare. Meglio prima che poi. Meglio ascoltarli questi blocchi.
Come?
Ascolta il tuo cuore. Senti il tuo cuore. Senti come batte forte quando pensi a quella cosa orribile, a quella cosa che ti fa paura. Ascoltalo mentre palpita in modo quasi insopportabile e brucia la gola.
Concentrati sui tuoi battiti.
Cosa provi, quando ti ascolti?
Ti sei mai ascoltato prima?
Con un po' di impegno, ho imparato ad applicare questa tecnica SEMPRE. Ad ogni pensiero, ad ogni scatto emotivo, ad ogni dubbio; in qualsiasi situazione, bella o brutta, vera o immaginaria, ascolto l'effetto che ha sul mio cuore.
Non combatto i pensieri, non soffoco più nulla: lascio che attraversino il mio corpo e ascolto il mio cuore.
Scoprirete che quando concentrate l'attenzione sul vostro folle battito, quando guardate in faccia la paura, quella svanisce. I pensieri che non vorreste.. li lasciate passare attraverso tutte le vostre cellule.
Ascoltate la vostra paura, sentite quando vi rode allo stomaco. Quanto male fa?
Scoprirete che se solo la lascerete essere, completamente, pienamente, quando sarete la vostra paura con tutto il vostro corpo... la paura non vi può fare alcun male.
Nessun pensiero vi può far male. Passa, ti attraversa, se ne va.
Ascolta il tuo cuore.
Quanto batte forte adesso?
Vi invito a riflettere su una cosa: se ci accingiamo a sentire il nostro cuore.. ci accorgiamo che non riusciamo nemmeno a percepirne il battito. Tale la nostra estraniazione.
Io naturalmente parlo della mia esperienza, ma non credo di essere l'unica.
Magari vi dicono di ascoltare il vostro corpo.. magari lo dite anche voi.. anch'io l'ho detto tante volte prima di questo momento... ma non sapevo che cosa significasse.
Rifletteteci, potrete scoprire Tesori che non sapevate di avere.
Quando affinate questo ascolto e imparate ad applicarlo sempre, vi trovate in una situazione di completa Libertà: ora sapete affrontare molti pensieri, molte situazione, a sapete di essere Liberi di provare tutte le paure che volete. Non vi possono fare del male. L'avete provato. Non riescono.
E le paure, giorno dopo giorno, sfumeranno... come nuvole dopo un temporale..
Allora, pian piano, stringerete un bellissimo rapporto d'affetto con voi stessi e con il vostro Cuore.
Allora, forse, potrete ascoltarlo..
Il vostro Cuore sa.
Nella Speranza di aver aperto una piccola porticina nel vostro Cuore, o aver almeno spolverato la serratura di quella porticina. Con Affetto
Giulia

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