Blizzard ha annunciato la nuova espansione di HearthStone. Stavolta si tirano in ballo gli antichi dei del Caos, con 134 carte destinate a rivoluzionare il meta e riscrivere diverse meccaniche.
Tommaso "Todd" Montagnoli è un maniaco e devoto videogiocatore da più di vent'anni, feroce appassionato di RPG, strategici e tutto il resto. Le poche ore che non spende giocando le passa fra fumetti, cinema, brit rock e snowboard. Lo trovate su Facebook, Twitter e su MORLU TOTAL GAMING.
C'è qualcosa che si muove di soppiatto sotto i tavoli della locanda di Hearthstone e stavolta non si tratta di qualche gnomo che ha perso i suoi occhiali: sono i tentacoli del vecchio C'Thun, che a breve invaderanno anche i nostri schermi con una nuova espansione a tema, denominata I Sussurri Degli Dei Antichi. Tante novità e qualche triste addio si prospettano nel futuro del gioco di carte targato Blizzard, che ora più che mai si prepara a rivoluzionare i nostri amati mazzi. Come tutti i grandi cambiamenti un po' ci spaventa ma, diciamoci la verità, se ne sentiva il bisogno. Nonostante la Lega degli Esploratori, infatti, il recente meta-game era nuovamente finito vittima dei vecchi impasse, sempre pieno dei soliti aggro, combo OTK e ancor più intriso di quel fastidioso RNG che sembra guadagnare sempre più spazio.
Con Reno Jackson e compagnia bella ci avevamo sperato, e in effetti qualche miglioria c'è stata, ma si trattava sempre di soluzioni poco solide e spesso schiave della casualità, ed è per questo che una svolta era quanto mai necessaria. Sicuramente, le modalità Standard e Wild daranno un forte scossone all'intero ecosistema, permettendo l'arrivo di tante fresche novità, nonché la risoluzione delle problematiche legate allo sconfinato numero di carte presenti attualmente nella collezione. Su quanto appena detto dagli sviluppatori ci trovano perfettamente d'accordo, ora però mettiamo da parte i massimi sistemi e passiamo al succosissimo annuncio di ieri: la nuova espansione è alle porte e c'è un gran lavoro da fare...
May Of The Tentacle
Occhi guardinghi e viscidi tentacoli saranno dunque il simbolo della nuova espansione intitolata Whispers of the Old Gods, dedicata proprio alle terribili divinità ancestrali di Azeroth e prevista per la fine del prossimo Aprile/Maggio. Sul menu ci sono ben 134 nuove carte, sei delle quali hanno già fatto la loro comparsa. È vero, di informazioni al momento non ce ne sono molte, e con poche carte in mano sarebbe prematuro azzardare chissà quali pronostici, eppure, una prima analisi ci sembra più che doverosa. Poche chiacchiere, dunque, e partiamo subito dal temibile C'Thun, che altri non è se non uno dei quattro Dei del Caos, famosissimi fra i veterani di World of Warcraft. Si tratta di una Leggendaria 10/6/6, con il potere di infliggere danni pari al suo attacco, ripartendoli casualmente fra tutti i nemici presenti. Un grido di battaglia niente male, eppure potrebbe sembrare nulla di irrinunciabile, ma ecco che arriva la sorpresa: giocando alcuni servitori, appositamente introdotti in questa espansione, sarà possibile potenziare suddetta carta, rendendola davvero devastante.
Nella fattispecie, ci riferiamo all' Invocatrice del Male e al Guardiano del Crepuscolo. La prima è una 2/2/3 che una volta giocata conferisce subito +2/+2 al sommo C'Thun, mentre il secondo è un 3/3/4 che invece lo potenzia di +1/+1 alla fine di ogni turno. La cosa bella è che i buff in questione funzionano indifferentemente dalla posizione della carta interessata, ovvero mazzo, mano o tavolo, un po' come se fosse un Mistcaller rovesciato e all'ennesima potenza.
Indubbiamente, con una giocata del genere, paleseremo subito all'avversario la nostra tattica, resta il fatto che, se usato con criterio, C'Thun può arrivare a infliggere anche 14 danni (e forse di più), garantendo spesso una chiusura o almeno un board-wipe. In un primo momento, sembra che questa meccanica sia stata pensata per favorire il ribaltamento delle sorti, ma, ragionandoci su, si evince come ciò non sia del tutto vero: l'intera operazione di potenziamento di C'Thun risulta lunga e costosa, per non parlare del prezzo stesso della carta, e forse, come è accaduto in passato con la Scimmia Dorata, si tratterà solo di una combo volta a consolidare un vantaggio già ottenuto. Staremo a vedere, dunque, anche perché di Leggendarie come questa ce ne saranno almeno altre tre, tante quante sono i gli Antichi Dei, e noi siamo davvero ansiosi di sapere cosa si sono inventati questa volta gli sviluppatori.
Oltre a queste, poi, sono stati annunciati anche i cosiddetti Servitori Corrotti. In pratica si tratta di una versione trasfigurata di alcune carte classiche, che ora acquisteranno valori ed effetti assai differenti. Non sappiamo ancora quante saranno, ma al momento sono presenti il Vate della Rovina Fedele, il Curabot Corrotto e Razziatore Evoluto. Il vecchio Doomsayer (Vate della Rovina) cambia faccia e diventa un 5/0/7, che rinuncia alla funzione di board-wipe in favore di qualcosa di molto più tecnico e particolare. Se lasciato indisturbato, infatti, il nostro amico aumenterà il suo attacco all'inizio del suo turno, diventando -di fatto- una 5/7/7 immune al Pacificatore Aldor, ma pur sempre counterabile con un Gufo Becco Forte. E ancora, in aggiunta al Razziatore di Bottini (2/2/1), presto troveremo anche il Razziatore Evoluto, che è in pratica la stessa carta con le statistiche raddoppiate. Ovviamente, anche il rantolo di morte resta lo stesso, e anche se continueremo a preferire di gran lunga il Segatronchi Pilotato (4/4/3), il nuovo arrivato potrebbe esserne il degno successore. Per ultimo, eccoci trasformato anche il Curabot Antico (5/3/3), che sfoggia ottime statistiche nella sua nuova veste corrotta (5/6/6), costringendoci però a dire addio alla sua potenza curativa. Gli 8 punti vita del suo grido di battaglia non andranno più a noi, bensì all'avversario, e se da un lato ciò rappresenta una perdita, dall'altro suggerisce numerose e terribili sinergie con la Vestale Auchenai del buon Anduinn.
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