Hedy Lamarr: Estasi
Creato il 06 dicembre 2012 da Alessandro Manzetti
@amanzetti
Una leggenda della storia cinema racconta che nel film "Ecstasy" (Ekstase, 1933) del regista cecoslovacco Gustav Machatý è apparsa la donna più bella di tutti i tempi mai vista sullo schermo, Hedy Lamarr, protagonista della prima scena di nudo integrale, una sequenza di dieci minuti ricordata come il primo nudo integrale della storia del cinema, che etichettò l'attrice con un alone di erotismo scandaloso mai più cancellato dai tanti ruoli seguenti interpretati successivamente a Hollywood. Vedendo queste fotografie di Hedy Lamarr (Hedwige Eva Maria Kiesler, Vienna 1915) , è difficile non concordare con il fatto di trovarsi di fronte una assoluta, probabilmente unica, icona della bellezza femminile. Ma, come scopriremo più avanti, alla bellezza si unirà anche il genio, consentendoci di parlare di una donna davvero straordinaria. Insomma l'argomento di oggi è questo, per contrastare un giovedì che promette freddo e pioggia, Hedy Lamarr si trasformerà in un fantastico (e caldo) raggio magico, capace di illuminare questo blog e i sensi dei fortunati lettori, liberandoli dalle prigioni del contingente. Almeno per qualche minuto.
Bruna, con occhi verdi purtroppo non immortalati da queste splendide, ma insufficenti, fotografie in bianco è nero, Hedy Lamarr ha rappresentato il vertice per i canoni estetici del tempo, ma penso che anche oggi è difficile non riportare la sua bellezza, il suo fascino magnetico, in un virtuale olimpo nel ventunesimo secolo. Ma facciamo qualche passo indietro per scoprire i tanti aspetti di una forte personalità e delle sue capacità straordinarie anche in altri insospettabili campi, oltre a quello artsitico, come quello della scienza. Si, avete letto bene.
Hedy Lamarr arriva alla notorietà grazie al film Ecstasy, uno dei primi film erotici della storia del cinema (distribuito nelle normali sale cinematografiche), che nel 1933 fece grande scandalo per l'audacia di alcune scene (come quella del bagno e la corsa nuda nei boschi) e per l'anima liricamente sensuale liricamente che il regista Machaty aveva già espresso nel film Erotikon (1929). Proibito in diversi Paesi tra cui l'Italia (dove, però, fu esposto e premiato al Festival di Venezia 1934) e censurato in molti altri paesi, lanciò l'attrice austriaca verso una folgorante carriera a Hollywood. Il primo marito di Hedy Lamarr, Fritz Mandl, fabbricante d'armi, spinto dalla gelosia cercò di acquistare tutte le copie in circolazione del film Ecstasy per distruggerlo, inutilmente. Sull'erotismo della pellicola e una possibile analogia con L'amante di Lady Chatterley (1928) scrisse un saggio il grande Henry Miller, "pontefice massimo" di questo blog, come sa bene chi mi segue da qualche tempo.
Sotto trovate un paio di immagini delle seguenze più sensuali e note del film Ecstasy. Il plot del film: Una giovane moglie, Eva, trascurata dal marito non sembra mostrare passione verso di lei, amareggiata e delusa decide di lasciarlo e tornare dalla sua famiglia per qualche tempo. Durante un bagno in un lago (completamente nuda) in un boschetto nei pressi dell'abitazione dei suoi genitori incontra un giovane uomo, e fra i due nasce una storia...Il film fu prodotto dalla società Elektafilm, girato a Vienna (nell'atelier Schönbrunne) e a Praga.
La grande notorietà raggiunta con il film Ecstasy consente a Hedy Lamarr di arrivare a Hollywood, e di recitare con le maggiori star del tempo, come Spencer Tracy, Judy Garland, Clark Gable e James Stewart, girando oltre venticinque film. L'attrice raggiunge il culmine della celebrità con Sansone e Dalila di Cecil B. Demille. Indotta in errore dalla produzione della Mgm, rifiuta il film cult Casablanca, il cui ruolo femminile andrà alla rivale Ingrid Bergman.
Ma come vi anticipavo, Hedy Lamarr non è rimasta prigioniera della sua stessa icona di bellezza e del dorato mondo cinematografico, tutt'altro. Il suo matrimonio (costretta dalla famiglia in giovane età) con Fritz Mandl, un imprenditore del settore dell'armamento che conduceva ricerche scientifiche per realizzare un sistema di controllo a distanza di armi non decifrabile come frequenza, e che successivamente collaborerà con il nazismo, introdusse Hedy Lamarr alla ricerca scientifica, partecipando alle riunioni e esperimenti del marito. Nel 1941 conobbe ad un party George Antheil, compositore d'avanguardia, col quale si materializzò una forte intesa. Proprio accompagnando con la sua voce le evoluzioni al pianoforte di Antheil, trovando una particolare intesa della variazioni di ritmo, ebbe l'intuizione di sperimentare una analoga intesa nel cambiamento di frequenza del controllo radio, ricordanto gli studi del marito ai quali aveva a lungo assistito, prima di abbandonarlo durante la collaborazione con i gerarchi nazisti (che prevedeva anche l'esibizione della bella moglie come un trofeo), della quale era assolutamente contraria. Questa intuizione porto la Lamarr e Antheil a lavorare a un nuovo progetto suddividendo il campo di frequenze disponibili in ottantotto sottocampi, o canali, quanti i tasti di un pianoforte. Un progetto proposto a Washington che però (al tempo delle valvole termoioniche) fu bocciato dalla la marina militare degli Stati Uniti, che lo ritenne troppo complicato per essere adottato.
Ma il progetto scientifico della Lamarr, sviluppato successivamente anche insieme al fisico Samuel Stuart McKeown, oltre a George Antheil, caratterizzato da un sistema di guida radio dei siluri che viene brevettato nel 1942, sarà alla base della moderna telefonia mobile e del Wi-Fi. In pratica il sistema impedisce che la telefonata tra due persone sia ascoltata da altre. Hedy Lamarr si rivela dunque una donna dai molteplici talenti, icona di bellezza, attrice e scienziato, e per questi motivi merita oggi una copertina sul mio blog. Tra i tanti aneddoti della sua vita, è da ricordare il suo supporto alla campagna antinazista di Roosevelt, per la raccolta dei “war bond”, le obbligazioni di guerra, accettando l'invito a offrire un bacio a chi avesse sottoscritto almeno 25 000 dollari di obbligazioni. Secondo diverse fondi la Lamarr raccolse in una sola serata 7 milioni di dollari. Insomma, per chiudere una semplice riflessione: donne così non se ne "costruiscono" più, teniamole vive nella nostra memoria.
Potrebbero interessarti anche :