HEI! di Ivan Franek, Teatro Due Roma 5-13 ottobre. Recensione

Da Riflessialmargine

Ehi! Ma non siamo a teatro…siamo al cinema, un cinema primordiale. Quella che vediamo sul palco del Teatro Due di Roma sembra più una scatola nera con poteri straordinari, un antico Kaleidoscope che si apre lasciandoci intravedere i primi protagonisti: Capo e il suo aiutante, i quali ci immergono in un’atmosfera di altri tempi, dove torniamo tutti bambini, condizione alla quale ogni spettatore dovrebbe cedere ogni volta che entra in un luogo d’arte. Ebbene sì, la sala vede in prima fila dei giovani fanciulli che ridono e si divertono alle battute e ai primi sberlecchi delle due marionette, ma se si fa attenzione si può udire qualche eco di voci più profonde e mature, che si trattengono un po' timidamente, ma fanno intuire un sorriso. Lo spettacolo creato da Ivan Franek, nonostante qualche imprecisione nel rendere al meglio le scenografie e i trucchi e proponendo qualche trovata a volte un po’ monotona, ci trasporta in diversi mondi dove l’attore e la marionetta si amalgamano nei gesti e nelle parole, interagendo con lo spazio scenografico creato a regola d’artigiano, risultando molto gradevole anche agli occhi dei più grandi. In effetti ci lasciano sorpresi le immagini create da tavole, nastri, sabbia e bolle di sapone che diventano un piacevole solletico che stimola i più remoti spazi della fantasia: una strada trafficata solcata da uno strambo e molto confuso autista, il quale si imbatte in eventi di ogni genere, da una partita di calcio a un corteo di ballerini brasiliani che ballano una sfrenata samba.  Di seguito vediamo di nuovo i protagonisti lanciarsi all’avventura su due kajak sfidando cascate e rapide, magicamente ricreate con della finissima sabbia (o polvere fantastica?) fatta scorrere dall’alto dall’attore-macchinista di turno. Una catapulta magica ci trasporta da un luogo all'altro, si susseguono varie immagini esotiche che ci portano in un deserto mediorientale, fino ad arrivare al momento più esaltante: il circo!  Finalmente l’attore-marionettista-macchinista prende il proprio ruolo trovandosi in prima persona ad essere personaggio, non più nascosto dietro un artificio, ma con il proprio volto e il proprio corpo ad interagire con gli altri attori inanimati. Con il piacevolissimo sottofondo di una canzone francese, che pare uscire da un grammofono di altri tempi e con un capo giocoliere che fa volteggiare come libellule le sue marionette, veniamo trasportati in un viaggio di sogno felliniano, con tanto di tendone giallo e rosso, elefanti e domatori. La magia si conclude con il lento rimpicciolirsi  dell’immagine, aspettando che l’occhio della seducente scatola si chiuda, mentre la bambola rossa che soffiava le bolle di sapone ci saluta, per lasciarci ancora incantati e di nuovo bambini capaci di immaginare, vivere e sentire l’arte poetica di un mondo che sembra stia per scomparire del tutto.
Valentina Nesi

HEI! spettacolo di immagini ad alta tensione poetica 

un progetto di Ivan Franek per 3 attori, 35 burattini e 365 bolle di sapone 

Ideazione, testo e regia IVAN FRANEK 
Interpreti IVAN FRANEK, GIULIA DE CANIO, VALERIA BIANCHI 
Scenografia AURORA BUZZETTI e IVAN FRANEK 
Costumi SABRINA BERETTA 
Burattini artigianali ANDREA TROVATO, IVAN FRANEK, JULIEN LAMBERT, GIULIA DE CANIO
Costruzione Castolet MASSIMO TRONCANETTI, ALESSANDRA SOLIMENE, IVAN FRANEK, AURORA BUZZETTI 

dal 5 al 13 ottobre presso

TEATRO DUE ROMA 

Vicolo dei due Macelli, 37 (M Piazza di Spagna)
Tel. 06/6788.259 – fax 06/6793.349
teatrodueroma@virgilio.it - www.teatrodueroma.it

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