La prestazione più impressionante, a mio parere, è quella di Munster, nonostante sia arrivata contro un Toulouse ormai arrivato, dopo qualche anno di sofferenza, a fine corsa; troppo il distacco patito al Thomond Park, troppo il divario tra le due squadre, con i francesi impegnati ora a centrare la post-season almeno in Top14 (settimana prossima lo scontro con Brive dirà molto sulle loro possibilità).
Tuttavia non va assolutamente dimenticata l’impresa sfiorata da Ulster. Dopo essere rimasti in 14 al 4′, quando Jared Payne ha avuto un “momento di follia” placcando in volo Goode (con l’estremo dei Saracens costretto ad uscire dal campo) gli Ulstermen, sostenuti dal commovente pubblico del Ravenhill Stadium, sono usciti sconfitti 15-17, lottando in ogni raggruppamento al termine di una prestazione che meritava decisamente miglior sorte.
Leinster ha pagato qualche scelta sbagliata di O’Connor, come il tardivo inserimento di Madigan, ma in generale il grande numero di giocatori dati alla nazionale irlandese, che non hanno evidentemente smaltito lo sforzo fisico e mentale profuso a Parigi poco meno di tre settimane fa.
La sconfitta di Ulster e Leinster lascia Dublino a bocca asciutta, con la capitale irlandese che passa da potenziale “Heineken Cup City” a non ospitare nessuna semifinale. Molti avevano già assaporato un nuovo derbissimo tra Leinster e Munster, ma la sfida della Red Army a Marsiglia contro Toulon avrà sicuramente più di un motivo di interesse.
Per quanto riguarda la Amlin Challenge Cup, ci attende una “All English Semifinals” con Saints-Quins e Wasps-Bath.
Si tornerà a parlare di coppe europee fra tre settimane esatte, quando qui in Scozia dovremo accontentarci del derby tra Glasgow Warriors ed Edinburgh, che sabato 26 aprile (kick off 7.05pm) si contenderanno la “1872 Cup” allo Scotstoun.