A Monigo arriva la corrazzata Toulouse, una delle favorite di quest'anno; i Francesi partono sottotono e per di più sono spesso fallosi, Burton è in giornata e non sbaglia mai; dall'altra parte, nei primi 40 minuti, si ricordano solo il 3 su 4 di McCallister dalla piazzola e un gran buco dell'astro nascente del rugby francese Gael Fickou; il risultato alla fine del primo tempo è meritatamente 18 a 9 per la Benetton Treviso. All'inizio della ripresa la musica cambia: cinque cambi ridanno vigore ad una assopita Toulouse, soprattutto i tre "rincalzi" di prima linea, Johnston, Botha e Steenkamp mettono da subito in difficoltà i biancoverdi, ci si aggiunge poi anche prima il giallo a Barbieri e poi a Vosawai e gli ospiti segnano prima grazie ad una penalty try e poi con Picamoles la meta del sorpasso.
Treviso ha il merito di non mollare ma subisce anche la terza meta di giornata ad opera di Clerc ma resiste e non concede la quarta che significherebbe bonus per gli ospiti.
C'è veramente poco da recriminare in casa Treviso, forse si poteva evitare il giallo di Barbieri e con un po' più di decisione si sarebbe dovuto placcare Picamoles, son tutte cose che devono essere metabolizzate per evitare di ripetere gli errori.
Nella ripresa, complice ancora una difesa un po' troppo morbida, Biarritz segna 3 ulteriori mete per chiudere la pratica; la consolazione per i bianconeri arriva dalla meta di Van Scalkwyk, uno dei migliori assieme a Filippo Ferrarini e a Mauro Bergamasco nel primo tempo.
La lezione per le Zebre è stata abbastanza pesante, si sa che non è semplice per nessuno andare a giocare in casa di Biarritz, certo è che se si vuol stare in partita il più possibile non si può prescindere dal difendere con aggressività, cose che la nostra franchigia ha fatto solo a tratti.