Helen Levitt: New York, 1980
Da Genux
Le fobie più comuni sono prive di fondamento logico. Alimentate da campagne di terrorismo mediatico. La fotografa americana Helen Levitt amava indagare nelle strade e nei cortili di New York, tra i figli della working class che li popolavano numerosi. Ne ricavava squarci d'umanità senza tempo, ovvero quel genere di verità assoluta che solo le pose spontanee conferiscono allo scatto fotografico. Pose di bambini impegnati a giocare, inavvertiti della presenza della fotografa. Ne erano pieni i cortili e le strade, era New York, erano gli Anni Ottanta. Sembra un secolo fa, oggi i bambini trascorrono il tempo chiusi in casa, anche d'estate. Perché i genitori hanno paura.
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