Superata una iniziale diffidenza, la rapida caduta negli abissi del poliziotto, il cambio di prospettiva e la crudezza di certe situazioni conferiscono a questo manga una certa forza evocativa. La ricostruzione storica, nei vestiti e nel look dei personaggi, concede molto alla fantasia e al gusto estetico dei manga d’azione: un accostamento bizzarro ma, dopo l’iniziale straniamento, non fastidioso. I volti dei personaggi tendono ad assomigliarsi tra loro, ma quando l’autore accentua le espressioni – di follia, di terrore, di dolore – l’effetto è efficace e incisivo.
Da valutare con il secondo volume, per verificare che la storia non prenda binari prevedibili ed eccessivamente stereotipati e senz’anima.
Abbiamo parlato di:
Hell blade #1
Yoo Je Tae
Traduzione di Valentina Traversi
GP Publishing, giugno 2013
178 pagine, brossurato, bianco e nero – 5,90€
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