Henning Kurt e Zoe festeggiano l'inaspettato trasferimento a Zanzibar del dottor Wung/Giallo Tanzania

Creato il 24 ottobre 2014 da Marianna06


 

La notizia del trasferimento del cinese ha subito fatto il giro dell’ospedale.

Zoe, la prima a saperla, non ci sta nella pelle e chiama al cellulare prima Henning e poi Kurt.

Diciamo che la nostra capo-sala come persona fisica e per i rischi della sua professione, sottomessa in un passato abbastanza recente a continui ricatti intimidatori da parte di Wung e Julius, avverte come un senso di liberazione. E non è poca cosa.

Si deve festeggiare, fosse pure solo con un aperitivo prima di pranzo-esclama raggiante al telefono a Henning.

E così si decide per il solito locale poco distante dall’ospedale.

Rintracciato Kurt ,che era in giro per mercatini d’artigianato locale, i tre si ritrovano puntuali poco prima delle tredici.

Zoe opta per un succo d’ananas  al naturale con ghiaccio, Henning per la classica “Kilimangiaro” ghiacciatissima (lui è di gusti semplici quanto a birre ma buongustaio con le pietanze) e Kurt, ultimo arrivato, preferisce un succo di pomodoro speziato.

Sono visibilmente felici. E Kurt, che non cessa  mai d’essere un segugio, chiede agli altri due come sia stata possibile questa svolta.

Henning azzarda.

Ho la netta sensazione che padre Alex si sia mosso in autonomia e per strade che solo lui conosce- risponde perentorio all’amico.

Zoe  è dello stesso parere e lo ritiene probabile.

Padre Alex ha ottime amicizie- aggiunge la tedesca.

Avrà scomodato di certo persone molto in alto- completa.

Kurt, invece, è perplesso.

Non capisce come sia riuscito a un prete ciò che non è riuscito a lui.

E in quel momento ha anche un po’ di nostalgia di Ystad.

In serata telefonerà a sua figlia Linda.

Magari sarà in pensiero per il suo silenzio che dura ormai da troppi giorni.

C’è poco da fare a Dar es Salaam.E' finita.

Giusto il tempo di seguire per qualche giorno l’evolversi della faccenda.

Resta ancora Julius, che è abbastanza pericoloso. E, magari, con una capatina a Bunju, non guasterebbe qualche chiarimento, se è possibile, con il missionario.

E, in seguito, ritorno certo a casa.

Tanto Henning tra qualche giorno, tranne alcune brevi e dolci parentesi con la francesina, sempre se lei acconsentirà, siederà tutto il tempo al computer per mettere a punto la stesura del suo nuovo romanzo.

E ,quando lavora, lo scrittore è proprio come entrasse in clausura.

Una clausura ,che può infrangere solo la sua cuoca, con leccorniosi stufati di carne, dono di certi amici cacciatori,capaci di sfidare anche le regole, e prelibate grigliate di pesce.

Intanto, mentre pensa questo, Kurt guarda la figura statuaria di Zoe, bella e imponente,che non può non essere oggetto di desiderio per chiunque la osservi.

E non riesce a non pensare alla possibilità di trascorrere, in pomeriggio o in serata, almeno qualche ora con lei.

Lei ,dal suo canto, finge d’essere distratta e di pendere dalle labbra di Henning, che chiacchiera come un fiume in piena ma così non è.

Andiamo in pomeriggio a fare due tuffi a Bagamoyo- la butta lì Kurt all’improvviso.

Henning è d’accordo ma (aggiunge subito) non appena  dopo l’oretta di riposino canonico.

Certo, Kurt, bellissima idea- asserisce tempestiva, invece ,la Zoe.

Oggi stacco subito dopo pranzo. Il tempo di una doccia. Di rimediare un costume e ci sarò - conclude.

E saluta gli amici col sorriso sulle labbra, camminando a passo svelto in direzione dell’ospedale.

I due uomini, invece, si  accommiatano con una pacca sulla spalla e ognuno raggiunge casa sua con la propria auto.

Lo sguardo di Kurt accompagna naturalmente con desiderio, neanche troppo dissimulato, l’andatura ancheggiante di Zoe e fissa quello che dicesi fondo-schiena fino a quando la donna,svoltato l’angolo, scompare del tutto dalla  vista.

                           (continua...)

                   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

    


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