Ho conosciuto Herbert Stencil due settimana fa, è stato l’ospite di una puntata di Perle ai Porci su Radio Pigre.co, un personaggio accattivante, di una spiccata ironia, esilarante, quel trash che ti piace ma, non ne capisci bene il motivo.
L’Ep sarà presentato il 18 maggio 2013 a Cagliari presso la libreria “Vertigo”. Vi lascio ad un’intervista realizzata su Twitter.
A.M.: Ciao Herbert Stencil. Domanda secca. Perché Herbert Stencil?
Herbert Stencil: Herbert Stencil perché… vedi, molti anni fa lessi un libro di un narratore americano, un genio del postmoderno. Si chiama Thomas Pynchon, non so se ne hai mai sentito parlare. Comunque, questo libro si intitolava “V.”, ed il personaggio principale aveva proprio il nome Herbert Stencil. Oddio, ora che mi ci fai pensare potrei essere denunciato per plagio, anche se a questo punto molti cantanti dovrebbero subire delle denunce analoghe quando rubano canzoni ecc… In ogni caso questo benedetto Stencil era un tizio che faceva l’avventuriero. Non so nemmeno cosa significhi “avventuriero”, però così lo descrivevano. Insomma, costui ne combinava di tutti i colori da mattina a sera e spesso parlava in terza persona. Esempio: “Stencil è molto stanco”. “Stencil non ne ha più voglia” e via dicendo.
A.M.: Di sicuro prenderò il libro. Continuando, alla voce “Chi sono” del tuo sito si trova: “Lei non sa chi sono io!!!/ Figurati se lo so io./ Boh.” Prendendo in considerazione il sottotesto, che cosa dovrebbe capire l’utente che inciampa sul sito?
Herbert Stencil: Non saprei rispondere a questa domanda in quanto non ho un sito, dato che in realtà di professione faccio l’ingegnere… mica il cantante! Sicura che non ti stai confondendo con “Iosonouncane“?
A.M.: HAAHAHAAH Tu sei tremendo! Psyco-beat. Sei uno dei pochissimi cantautori che dichiarano il genere musicale.
A.M.: Pochi giorni fa, al Babel Club di Cagliari, uno stuolo di bellissime donne pendeva dalle tue labbra, quante te ne sei portate a letto?
Herbert Stencil: Ti rispondo facilmente: essendo io un essere asessuato, disinteressato alle donne e timido, non ho mai avuto esperienze… insomma, sono vergine. Nemmeno loro penso mi si caghino molto, sai?
A.M.: È in uscita il tuo EP “Herbert Stencil e i debosciati”. Com’è stata questa auto(ri)produzione?
Herbert Stencil: È stata una cosa improvvisa. Io suonavo da tempo in concerti da one-man band. Un giorno ho scoperto che il mio carissimo amico Alessandro Marraccini, che fino a quel momento reputavo un chitarrista, era in realtà anche un ottimo drummer. Quindi gli ho detto: “Facciamo un album in cui tu suoni la batteria ed io canto le mie canzoni?”. Per ovvi motivi di budget ho prodotto un misero stupido EP di soli 2 pezzi, che però vorrei ristampare come 45 giri, così potrei essere un fighetto finto indie (ho anche dei meravigliosi occhiali da hypster… insomma sono un disastro semovente!!)
A.M.: Penetrare nel mercato musicale sardo. Qual è il tuo rapporto con i tuoi colleghi?
Herbert Stencil: Io sono tagliato dai giri. Completamente tagliato fuori. Un raggio di sole, tuttavia, è apparso alla mia finestra: Dainocova. Lui è senz’altro il mio artista preferito. In senso assoluto.
A.M.: Il 18 maggio presenterai il tuo EP “Herbert Stencil e i debosciati” presso la libreria Vertigo” a Cagliari. Come pensi di rendere fecondo l’evento?
Herbert Stencil: Io sono un ometto molto pigro. Penso che parlerò di me su Facebook e Twitter, ma nulla di più. Altre date…beh, se ci fossero richieste
A.M.: Salutaci con una citazione…
Herbert Stencil: “Per il giovane Stencil la lettera V era ciò che le gambe aperte sono per il libertino, gli stormi di uccelli migratori per l’ornitologo, la parte mobile dell’utensile da taglio per il meccanico specializzato“ – Thomas Pynchon, “V.” , capitolo terzo.
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