Al “Conte” di Mondragone eri è andato in scena il terzo pareggio in campionato della capolista Sessana. Dopo quello di Procida e di Volla della settimana scorsa, ieri la squadra di Ricciardi si è fatta acciuffare da quella di Ulivi che non si è demoralizzata in casa della prima della classe con un uomo in meno. Infatti dal 70’ gli ospiti hanno giocato in dieci a causa della doppia ammonizione al neo acquisto Domenico Pallonetto e, strano ma vero e non peregrino, hanno dato di più.
Eppure nel primo tempo, quando la partita non è stata delle più belle, le prospettive sembravano le solite: la Sessana in vantaggio grazie a un rigore di Camorani senza mostrare un gioco spettacolare – se non a sprazzi con l’asse Rosi – De Vincenzo con il centrale d’attacco mo’ di traquartista che di frequente ha scambiato palla con l’ottimo under terzino sinistro – e i granata senza aver mai tirato nello specchio della porta difesa da Ciontoli.
Nella ripresa succede un po’ tutto: l’allontanamento di Ulivi dalla panchina, quello di Pallonetto dal campo e il rigore concesso, al minuto 74, all’Herculaneum dopo l’atterramento in area di Caso Naturale da parte di Franco. Il rigore calciato da Salvati indirizzato nell’angolino, però, ha prima toccato il pessimo terreno di gioco (tanto che aveva dato l’impressione che il portiere avesse deviato) e poi la palla si è spenta sul fondo.
Con un uomo in meno i granata hanno giocano meglio e non si sono arresi ma hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Neanche il rigore sbagliato e l’assenza della guida dalla panchina ha dato sconforto gli ospiti che a dieci minuti dalla fine, in un’azione confusa, hanno pareggiato con Caso Naturale che a insaccato a pochi passi. Il gol è stato accolto con un gran boato dai circa cinquanta tifosi giunti a Mondragone e allo stesso modo dai cugini di Torre del Greco al Liguori.
Questo pareggio ha reso certamente più interessante il campionato. Se precedentemente alla giornata di ieri le prime quattro erano rinchiuse in dodici punti, ora sono invece spalmate in dieci ma ciò che va ulteriormente evidenziato è che la Turris è riuscita ad avvicinarsi alla Sessana (e dovrà giocare lo scontro diretto a Torre del Greco), ma soprattutto si è staccata di sei lunghezze da Herculaneum e sette da Volla con queste ultime che non si giocheranno solo il terzo posto ma anche la finale di Coppa Italia il mese prossimo.