Hercules - il guerriero

Creato il 26 agosto 2014 da Jeanjacques

Pare che oramai sia assolutamente chiaro e lampante. Nonostante mi ostini (talvolta) a vedere film abbastanza ostici, nonostante cerchi di usare un linguaggio forbito, nonostante mi sia addirittura dato a una certa avventura editoriale per far sviare i sospetti... insomma, nonostante questo e quell'altro, si può ben dire che per certi versi sono un tamarro della peggior specie. O uno che ama spaziare in maniera esagerata, per dirla in maniera più bonaria. E come ogni amante della tamarraggine su celluloide, uno dei miei miti è Dwayne Johnson, meglio conosciuto come il wrestler The Rock. Non so, lui mi sta enormemente simpatico, sembra essere il fulcro di quel divertimento pane e salame, senza troppe pretese intellettualoidi che oggigiorno infestano pure i cinecomic, che certi film dovrebbero essere. Uno che non sembra prendersi molto sul serio e col quale potrebbe essere divertente pure fare quattro chiacchiere bonarie - che poi, dato che oramai faccio palestra, potrebbe darmi un paio di consigli. Per dire, solo per la sua presenza vorrei proseguire le saghe di Fast and furious o dei G.I.Joe. Una volta saputo quindi che il mio culturista preferito era stato scelto per interpretare il semidio Ercole dei miti greci, non ho saputo resistere. Parafrasando Manzoni: quel film s'ha da vedere!

Ercole non è un semidio, è solo un mercenario. Le voci sulla sua origine divina le ha messe in giro lui stesso per poter spaventare i suoi nemici durante le proprie imprese - nelle quali è aiutato da un gruppo di preziosi e improbabili alleati. Un giorno però un sovrano richiede le sue capacità per un compito molto urgente, che però...

Ok, diciamolo subito, non si inizia a guardare un film simile con delle aspettative. Alla fine, per quanto ci si possa impegnare - dimenticando quella strana parentesi che è stata Southland tales - è un film con The Rock. E lo so che non si può giudicare un film dall'attore protagonista [o dal produttore, che in quetso caso è Peter Berg], altrimenti dovremmo non prendere in considerazione il radicale cambiamento effettuato da Matthew McConaughey negli ultimi tempi, senza contare che Alvaro Vitali aveva avuto modo di lavorare nientemeno che con Fellini in persona - e Tom Cruise aveva dato buona priva di sé nell'Eyes wide shut di Kubrick, aggiungo. Però stiamo parlando di individui che, chi più chi meno, sono attori, persone che per quel che devono fare una minima capacità recitativa ce l'hanno. The Rock non è un attore. E per quanto il wrestling comporti una certa capacità di saper gestire una parte, non si parla della recitazione più classica e accademica. E' un po' brutto da dire, ma è uno che mentre faceva altro si è trovato per caso in un determinato [e lucroso] ambiente. Se non altro ha avuto la decenza di non voler strafare e di fare film adatti a quelle che sono la sua personalità e le sue reali capacità - impara, Kristen Stewart, impara! - risultando, se non intelligente, almeno onesto. Ed è quello che è questo film: onesto. Una pellicola pane e salame tratta da un fumetto altrettanto semplice e poco colto, nonostante la matrice di partenza, che mette in scena quella che è l'ideale parodia di un eroe che tutti ormai conoscono. Certo, la sceneggiatura è stata affidata a uno che in passato ha avuto unicamente modo di scrivere i sequel della Disney, quelli che finivano direttamente in videocassetta, mentre il regista è quel Brett Ratner che ha fatto affossare la saga degli X-men con quel Conflitto finale che ancora in tanti tristemente ricordano, ma se non altro non si prende mai troppo sul serio da risultare pesante o, peggio, involontariamente ridicolo. L'umorismo stempra le situazioni più tragiche e, anche se alcune sono inevitabili, il protagonista effettua una maturazione degna e da manuale, senza strafare da un lato o dall'altro, tranne per quanto riguarda la fotografia del grande Dante Spinotti e la presenza di John Hurt, dei veri maestri che per un film simile appaiono leggermente sprecati. Ecco, alla fine della fiera io direi che il difetto principale di questo film, fatto unicamente per divertire senza impegno, è quello di non strafare mai, di non ostentare un particolare cattivo gusto alla 300 che, per quelli che sono i miei discutibili gusti personali, avrebbe reso questa esperienza vagamente più memorabile o divertente nella sua pacchianosità. Delude anche sul fattore delle tre A, perché per quanto di Azione e Avventura ce ne sia abbastanza, manca proprio di Atette, riducendo l'essenza tamarra di molti punti. E no, la tizia presente sulla locandina compare solo per dei brevissimi flashback, quindi siamo di fronte a un inganno, come a dei brevissimi flashback sono riservati i mostri mostrati nel trailer, che compaiono proprio nella medesima tempistica pubblicitaria per poi lasciare spazio alle battaglie e agli intrighi. Modo furbo per dirci che i veri mostri sono gli uomini? Può darsi, ma poi vedo ci è l'attore protagonista e ogni sospetto di doppia lettura va a farsi benedire. Nonostante tutto, però, l'unico vero difetto che mi sento di imputargli non spetta alla pellicola in sé, ma al terribile trattamento fatto da noi italiani in fase di doppiaggio. 

Né consigliato né sconsigliato. Fa il suo lavoro, nulla di più e nulla di meno. Ma al richiamo di The Rock nessuno può resistere!Voto: ★ ½

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